Gaeta / Residenza per anziani a Calegna, i colpi a sorpresa della Commissione urbanistica del Comune

Gaeta Politica

GAETA – La residenza sanitaria degli anziani della discordia e delle polemiche. Non ha tradito le aspettative – e c’era da attenderselo – l’esito della seduta della commissione Urbanistica e Lavori Pubblici del comune di Gaeta che martedì di buon mattino ha tentato di affrontare lo spinosissimo progetto in variante al Prg che, presentato dalla società immobiliare “Pi.da.srl”, prevede la realizzazione di una casa di riposo per anziani nel quartiere di Calegna. E’ una soluzione che non convince le minoranze e ora diverse componenti della maggioranza Leccese, alle prese anche problemi di incompatibilità essendo consigliera comunale la sorella dell’amministratrice della stessa società proponente. Se tutti attendevano in commissione l’ex assessore all’urbanistica Linda Morini ad illustrare il progetto di cui ha seguito l’intero iter della conclusa conferenza di servizi, a prendere il suo posto, a sorpresa, è stato il suo successore Luigi Coscione.

Ha illustrato le varie fasi del progetto del privato nella cui elaborazione il comune di Gaeta ha svolto un ruolo davvero determinante, se non fondamentale, cedendo alla “Pi.da.srl” nell’autunno 2020 un fascia di terreno di sua proprietà di 240 metri quadrati per realizzare il lotto minimo reso possibile dopo il precedente acquisto da altrettanti privati di altrettante particelle di terreno. La “Pi.da.srl” ora chiede il rilascio del permesso a costruire in variante al Prg del comune essendo la zona di Calegna gravata dalla destinazione d’uso a scuola e servizi sociali. La commissione urbanistica non è riuscita a risolvere i problemi sul tappeto nonostante la “buona volontà e la professionalità” messe in mostra, durante i suoi interventi, dal neo dirigente del settore Urbanistica del comune di Gaeta Pietro D’Orazio.

Ad alimentare i suoi dubbi è stato – e non poteva essere altrimenti – il consigliere comunale d’opposizione e presidente della commissione “Controllo e garanzia” Franco De Angelis. Conosce questo progetto meglio delle sue tasche avendo presentato una pioggia di osservazioni che per legge devono essere discusse e votate in una delle prossime sedute di consiglio comunale. La commissione urbanistica di martedì è stata vivacizzata da due colpi di teatro di cui ha dovuto prendere atto l’interessato presidente d’aula Davide Speringo, seduto nell’aula consiliare sui banchi destinati al pubblico e spettatore “eccellente” della seduta. Il primo c’è stato quando De Angelis ha sollevato alcune perplessità sulla necessità di adottare o meno la variante al Prg così come richiesto dalla “Pi.da.srl”. E le ha esternate al dirigente D’Orazio mostrando alcune sentenze del consiglio di Stato secondo le quali un comune, come quello di Gaeta, che ha recepito le previsioni urbanistiche di piano regolatore diverso dal proprio (quello dell’ex Consorzio Industriale del sud pontino), è titolato a scegliere quello che propone la realizzazione di una residenza sanitaria per anziani.

Il Prg del comune di Gaeta risalente al 1973 non prevede questa destinazione d’uso, lo strumento urbanistico dell’ex Consind sì. E sono diverse le aree in cui è possibile realizzare un casa di riposo per anziani, a Bevano, a Monte Tortona e finanche nella piana di Sant’Agostino. Ma non a Calegna dove il comune di Gaeta è stato invitato da un privato ad approvare una variante al Prg vigente. Un brivido sarà corso lungo la schiena dell’ingegner D’Orazio quando il consigliere De Angelis ha mostrato una lettera della Regione Lazio che definisce la realizzazione di una “Rsa un’attività imprenditoriale di natura alberghiera e ricettiva”.

E’ bastato questo per convincere il dirigente del settore Urbanistica del comune di Gaeta D’Orazio – per buona pace di un’imbarazzata presidente della stessa commissione Pina Rosato – a “ibernare” il punto: “Sono abituato a esaminare e a studiare tutti i procedimenti amministrativi di cui sarò il firmatario”.

D’Orazio ha così “smentito” l’operato della dirigente, l’architetto Stefania Della Notte, che, precedendolo alla guida della commissione urbanistica del comune, ha avallato la richiesta di variante al Prg proposta dalla “Pi.da.srl”? Sembra proprio di sì nel momento in cui il dirigente campano (balzato agli onori della cronaca nel 2022 per aver revocato con un’invidiabile dose di coraggio professionale il permesso a costruire dell’hotel “Grotta di Tiberio” di Sperlonga) ha invitato di nuovo il consigliere De Angelis a protocollare di nuovo le osservazioni presentate l’anno scorso nell’ambito del progetto in variante presentato dalla “Pi.da.srl”. La politica sta ‘utilizzando” la burocrazia per bloccare una soluzione progettuale che sta creando un’infinità di mal di pancia e di malumori interni? Un fatto è certo: D’Orazio ha deciso di fermare le bocce tra il disappunto verbale dell’assessore Coscione nel momento in cui De Angelis ha chiesto di mettere a verbale un documento e di riinviare al protocollo le sue vecchie osservazioni. Lo stesso presidente del consiglio comunale Speringo comincia ad essere preoccupato della piega che sta prendendo questa controversia: Avrebbe ricevuto le prime diffide dei legali della “Pi.da.srl” a procedere. Insomma ad approvare la variante al Prg in uno dei prossimi consigli comunali

IL CONSIGLIO COMUNALE DI MERCOLEDI’

L’argomento tanto caro alla “Pi.da. srl” era stato già stralciato dall’agenda consiliare di mercoledì in cui campeggia il milionario pignoramento autorizzato dal Tribunale di Cassino ai danni della tesoreria del comune di Gaeta. E’ un credito di quasi 640mila euro vantato dalla proprietà dello stabilimento balneare Palm Beach per aver versato al comune di più quanto dovuto in termini di canoni demaniali. La sentenza è di un anno e mezzo fa ma il comune di Gaeta se ne rese conto soltanto lo scorso maggio quando arrivò l’ufficiale giudiziario che bloccò il danaro per equivalente incassato. indebitamente dal 2004 in poi. Il comune si è sempre difeso dalle contestazioni adducendo a sua discolpa il fatto che i tempi della sanatoria (richiesta dal privato)erano stati particolarmente lunghi. Un fatto è certo. La sentenza di merito non è stata appellata e, quando sono scaditi i termini, “Palm Beach ha avviato il recupero del credito pari a 640mila, danaro che il comune ha incassato e trasferito all’Agenzia del Demanio e ora, dopo il riconoscimento di un rischiosissimo debito fuori bilancio, deve restituire attraverso un piano quinquennale di rientro che scatterà a fine anno in occasione de l bilancio di previsione 2025.