APRILIA – Due fratellini di sei e otto anni sono stati trovati in condizioni disumane in un casolare abbandonato di Via Chiana, ad Aprilia. Denutriti, con bruciature di sigaretta e morsi di topi su tutto il corpo, i piccoli erano stati abbandonati dalla loro madre, Jessica H., una giovane donna di 26 anni ora sotto processo per maltrattamenti e lesioni.
Il ritrovamento scioccante è avvenuto nel maggio del 2023, quando un agente della Squadra Mobile ha scoperto i bambini soli e in pessime condizioni. “Non scorderò mai quello che ho visto”, ha dichiarato l’agente durante la sua testimonianza al Tribunale, descrivendo una scena che ha sconvolto anche i più esperti. I bambini erano ridotti a un stato di estrema denutrizione e violenza, confermato anche dalle parole del professor Luigi Cipolloni, il medico che li ha visitati.
Un Anno di Orrore e Sofferenze
La madre, trasferitasi con i bambini nel casolare nel marzo del 2022, con il compagno e altri familiari, ha dato inizio a un incubo durato più di un anno. I piccoli sono stati sottoposti a continui abusi fisici: presi a bastonate, bruciati con sigarette e scottati con acqua bollente. Il bambino più piccolo ha perso la vista per sempre, mentre l’altro ha riportato una deformazione all’omero.
“Abbiamo provato a parlare con i bambini, ma non sapevano come fare, si esprimevano a gesti”, ha testimoniato una delle persone intervenute per soccorrerli. I segni della denutrizione erano evidenti: “La pancia era gonfia in modo sproporzionato, gambe e braccia esili. Era maggio, eppure avevano freddo”.
Una Famiglia Divisa e una Madre in Fuga
Oltre ai due fratellini, Jessica H. è madre anche di due gemelli che vivono in Francia. La ventiseienne stava cercando di raggiungere questi ultimi quando è stata arrestata mentre tentava la fuga oltre il confine. La difesa della donna, rappresentata dall’avvocato Antonio Gugliotta, sostiene che anche lei sia vittima di maltrattamenti da parte del compagno, denunciato più volte senza esito.
Attualmente, Jessica H. è imputata per maltrattamenti e lesioni. Il processo metterà in luce la responsabilità della madre e degli altri adulti coinvolti in questa tragedia, ma soprattutto rappresenta un tentativo di giustizia per i due piccoli che hanno vissuto un inferno in terra.