Gaeta / Piazzale dell’ex stazione, Comitato residenti censura mancato incontro con Consiglio comunale

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GAETA – Sono sempre più arrabbiati i cittadini che, componenti di un nutrito comitato spontaneo, chiedono che il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta – al centro di un’inchiesta giudiziaria prima e di un processo penale pendente davanti il Tribunale di Cassino per la vendita di una porzione da parte dell’ex Consorzio Industriale ad una società immobiliare di Gaeta torni ad essere nella completa e pubblica fruizione di residenti e turisti. Poco meno di un mese fa avevano chiesto di interloquire non tanto con il sindaco di Gaeta Cristian Leccese quanto con i consiglieri comunali in carica ma quell’appuntamento fu onorato soltanto dal primo cittadino, dal presidente d’aula Davide Speringo e dal consigliere d’opposizione Franco De Angelis.

Il presidente del comitato, il professor Damiano Di Ciaccio, a distanza di un mese, prende atto come “nonostante i numerosi e ripetuti tentativi di incontrare il consiglio comunale , richiesti rispettando le corrette procedure, i suoi componenti non hanno ritenuto opportuno incontrare noi cittadini per ascoltare le loro richieste e prendere atto delle incongruenze relative all’uso del piazzale dell’ex stazione di Gaeta”.

Di Ciaccio, che ha presieduto in passato durante il mandato del sindaco Silvio D’Amante il presidente del consiglio comunale di Gaeta, polemizza apertamente con il suo successore Davide Speringo: “I continui pretesti con i quali viene ripetutamente negato ai cittadini il diritto di chiedere una risposta istituzionale a quanto lamentato , dimostrano ancora una volta il mancato rispetto dei cittadini da parte del consiglio comunale. I cittadini chiedono solo di essere ricevuti e conoscere il parere dei consiglieri . Se per loro questo problema è irrilevante , non sanno come affrontarlo, non ritengono meriti la loro attenzione lo dicano con chiarezza ma una volta per sempre venendo così meno alle proprie responsabilità che il ruolo attribuisce”.

E mentre – a dire del presidente del comitato per la “liberazione” del piazzale della Stazione – il consiglio comunale continua a ignorare la problematica, l’Onorevole Federica Onori del gruppo di Azione alla Camera ha presentato interrogazione al Ministero delle Infrastrutture Matteo Salvini. L’interrogazione presentata, a risposta scritta, sostiene come sia stata disattesa la delibera di consiglio comunale di Gaeta del 2009, perché “senza variante urbanistica modificativa”, si sia proceduto a “vendere a un privato il manufatto della stazione e 2.700 metri quadrati del relativo piazzale su cui dovevano sorgere ampie zone di verde pubblico; eliminare la previsione di parcheggio interrato; concedere le aree di parcheggio disponibili alla società Quick Parking, contravvenendo di fatto a tutti gli standard urbanistici di parcheggio del quartiere, danneggiando in maniera significativa i cittadini e le attività commerciali preesistenti”.

L’interrogazione della deputata di Azione segue le tre formulate dall’ex deputato gaetano Raffaele Trano. Una sottoscritta addirittura da una trentina di deputati, aveva costretto l’allora viceministra del Mef Laura Castelli a valutare ispezioni, che, in realtà, sono rimaste solo sulla carta. Così come l’amministrazione e il dirigente competente non hanno mai dato seguito alla volontà unanime del consiglio comunale di mettere in moto le procedure per la riacquisizione dell’area. Sta di fatto che l’utilizzo dell’area a parcheggio, data in concessione dall’ex consorzio industriale alla società privata “Cavour Immobiliare”, è rimasto molto marginale rispetto alla sua capienza, probabilmente anche per il blocco della riattivazione della Littorina da parte della Regione Lazio.

Il professor Di Ciaccio ora ricorda come, a conclusione di un’apposita conferenza di servizi sul progetto di sistemazione dell’intero piazzale, siano stati violati deliberati del consiglio comunale con pareri della Regione Lazio: “E’ stato tolto a tutti i cittadini di Gaeta il diritto di poter usufruire di uno spazio pubblico inopportunamente trasformato in uno spazio privato. Il sindaco Leccese – ha concluso Di Ciaccio – ha più volte ricevuto il comitato ma dobbiamo con nostro grande disappunto constatare che neanche la sua promessa di portare la vicenda in discussione in aula è servita dal momento che la problematica è di competenza consiliare e non può essere delegata ad altri enti come è stato impropriamente fatto” .