SUD PONTINO – “Un fatto straordinario che merita una nota di plauso da parte di tutti noi” – inizia con queste parole d’entusiasmo il commento del sindaco di Formia, Gianluca Taddeo, ad un grande traguardo raggiunto all’interno dell’ospedale “Dono Svizzero” in città. La notte tra il 16 ed il 17 agosto, infatti, è stato effettuato il primo espianto multiorgano sul corpo di una donna di 46 anni di Fondi, A.N. mamma di un bambino, deceduta a seguito di un irreversibile arresto cardiaco.
L’intervento è avvenuto nella notte, grazie alla equipe trapianti del policlinico Tor Vergata di Roma e la direzione medica rappresentata dal dottor Giuseppe Ciarlo e dal dottor Fabrizio Turchetta, del direttore della rianimazione, il dottor Carlo Iavarone, dalla dottoressa Annarita Cacciotti del coordinamento aziendale della Asl di Latina e dal dottor Vincenzo Viola del reparto di chirurgia.
“A loro, in primo luogo, va il nostro sincero ringraziamento. La notizia dell’avvenuto trapianto rinnova in noi l’orgoglio per l’operatività della nostra struttura ospedaliera e per la professionalità di quanti vi operano – ha aggiunto il sindaco Taddeo – Il delicato intervento ha richiesto non solo competenze mediche ma anche un serio lavoro di squadra che ha visto la collaborazione di tutti i reparti e servizi del nostro nosocomio, dall’Anestesia/Rianimazione, alle sale operatorie, alla direzione sanitaria di presidio, alla Uoc Neurologia, al coordinamento aziendale trapianti. Un ottimo lavoro che conferma come il ‘Dono Svizzero’ disponga di professionalità mediche, sanitarie e tecniche di elevato valore”.
Dunque la direzione di un rafforzamento delle doti sanitarie della realtà ospedaliera formiana diventa imprescindibile e ben lo sa il Primo Cittadino che, infatti, aggiunge ancora: “un risultato come quello della notte scorsa per noi amministratori che rappresenta uno stimolo in più a lavorare, in sinergia con l’Asl, affinché la struttura di Formia si caratterizzi sempre più come polo di eccellenza, proseguendo la strada già intrapresa e che ha portato giorni fa all’inaugurazione nel nuovo pronto soccorso, conclude il primo cittadino.
Ed in quanto medico, nonché sindaco di Fondi, la città dalla quale proveniva la giovane donna protagonista di questo dramma che grazie all’altruismo dimostrato dai suoi famigliari è diventato un grande atto di solidarietà, Beniamino Maschietto aggiunge: “Un grandissimo gesto di altruismo, coraggioso perché avvenuto in un momento di profondo dolore, che salverà tre persone e ridarà vita e speranza non solo a chi dipendeva da una telefonata che non sembrava mai arrivare ma anche alle rispettive famiglie”.
“Quanto accaduto – ha concluso il Sindaco – ha sconvolto la cittadinanza generando dolore e sconforto ma non ha impedito alle persone che più stanno soffrendo in questo momento di pensare al prossimo. A loro vanno le più sentite condoglianze a nome dell’intera cittadinanza, la nostra vicinanza ma anche il ringraziamento per questo difficilissimo gesto. Da medico e da sindaco ho sentito di voler parlare di quanto accaduto come forma di sensibilizzazione sulla donazione degli organi, non solo perché si tratta del primo multiespianto nel sud pontino ma anche per ridare speranza alla collettività in un momento di grande cordoglio”.