PONZA – Sono contenti i diportisti e lo è soprattutto il Comune di Ponza, capace di introitare anche 5mila euro al giorno per quella che è stata definita la nuova tassa di stazionamento, anche sino ad un miglio e mezzo dalla costa. A tracciare un bilancio su quello è stato definito un “vincente” eco-tributo, in vigore dal 1 agosto scorso, è il sindaco della principale isola pontina Francesco Ambrosino. I diportisti in occasione del ferragosto hanno dimostrato di condividere le finalità del tributo che, oggetto di un preciso accordo con la Regione e fortemente voluto dall’amministrazione comunale, riguarda la gestione di alcune aree marine di particolare pregio ambientale.
Il ticket di stanziamento varia dai 20 ai 50 euro al giorno, in base dalla grandezza della barca, che si può pagare attraverso l’App “My Ponza” su qualsiasi smartphone. Quelli introitati dal comune di Ponza sono fondi che serviranno per finanziare progetto per la pulizia dei fondali e per preservare la falesia della principale isola pontina. Il servizio sarà completamente operativo nel 2025 e a concretizzarlo sono già tutte le forze di polizia alle quali è stato affidato il servizio per la verifica del pagamento del ticket. E chi non lo fa rischia una multa che sfiora anche dieci volte l’importo del ticket previsti.
La riuscita dell’iniziativa è stata sottolineata nell’intervista video allegata dal sindaco di Ponza. Ha pensato come un analogo ticket di stazionamento, di gestione regionale, fosse entrato in vigore un po’ dappertutto lungo la penisola soprattutto nelle zone marine protette. Da qui la richiesta alla Regione di accollarsi oneri (controlli e vigilanza lungo il 97% della costa ponzese) e oneri (la gestione della tassa incassata). “E il comune di Ponza – e lo ammette lo stesso sindaco Ambrosino – ha avuto molto coraggio di gestire lo stazionamento delle imbarcazioni lungo la gran parte della sua linea di costa che, a rischio crolli e dissesto idrogeologico, necessita della necessaria manutenzione e gestione”.
Di pari passo il comune ha deciso di intraprendere un’altra e riuscita iniziativa ambientale, quella legata al “barca a barca”, il sistema di raccolta dei rifiuti direttamente a bordo di yacht e gommoni che ha preso il via attraverso un servizio prenotabile tramite un’app presa d’assalto da turisti e vacanzieri. Il comune ha pensato bene come i costi di gestione non dovessero cadere esclusivamente sui residenti e l’introduzione di quest’ulteriore ticket ha assolto alla valenza di una giustizia sociale di cui si avvertiva la necessità.
INTERVISTA video Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza