Latina / Badante si costituisce e confessa omicidi di malati oncologici, due anche nella provincia pontina

Caserta Cronaca Latina Top News

LATINA – Da badante amorevole e pieno di attenzioni ad angelo della morte: è la scioccante storia del 48enne napoletano Mario Eutizia che, presentandosi davanti i Carabinieri di Caserta, si è autoaccusato di quattro omicidi, tutti di persone presso cui aveva svolto il ruolo di badante. Due dei delitti confessati dal badante, nel frattempo associato in stato di fermo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, risalgono al 2014, quando l’uomo, all’epoca 38enne, avrebbe ucciso i primi due anziani a Latina, al momento non ancora identificati. I carabinieri di Caserta hanno potuto invece accertare l’identità degli ultimi due decessi raccontati da Eutizia, avvenuti pochi mesi fa: quello dell’89enne Luigi Di Marzo, morto a Casoria, in provincia di Napoli, nel dicembre scorso, e del 96enne Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati, vicino Salerno, nel marzo di quest’anno.

I militari hanno contattato i parenti dei due anziani, constatando che Eutizia aveva prestato servizio come badante presso entrambi, e che a Vibonati era stato anche denunciato dai carabinieri per aver rubato l’auto dell’anziano dopo la sua morte. L’uomo per formalizzare le sua incredibile accusa aveva chiamato in pieno centro a Caserta i Carabinieri del comando provinciale anticipando la decisione di confessare alcuni omicidi. L’uomo, con precedenti per furto, truffa, danneggiamento, appropriazione indebita ma nessun reato contro la persona, ha riferito ciò che aveva fatto, partendo dal 2014, quando era a Latina e aveva assistito in diversi periodi due anziani gravemente malati.

I carabinieri hanno provato a fare veloci ricerche ma al momento l’identità delle due vittime pontine non è stata accertata. Più facile invece è stato il riscontro per i due casi più recenti, di Casoria e Vibonati. In tutti e quattro i casi le morti degli anziani erano state classificate come morti naturali, per cui ora si dovrà probabilmente procedere a riesumare i cadaveri per un esame autoptico. Peraltro, la competenza territoriale potrebbe non essere della Procura di Santa Maria Capua Vetere, essendo i delitti avvenuti altrove. Ma per ora Eutizia resta in carcere, almeno fino alla convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la cui udienza non è stata ancora fissata.