FORMIA – L’autorità giudiziaria non ha ancora concesso il nulla osta per la restituzione alla famiglia della salma di Luca Di Russo, il 28enne di Formia rimasto coinvolto domenica mattina in un pauroso incidente stradale verificatosi lungo la strada statale Appia all’altezza della casa Cantoniera e dell’ex ufficio postale in località Acquatraversa. Si tratta di un adempimento purtroppo formale che arriverà a seguito del compimento della richiesta della stessa vittima da anni donatore di sangue dell’Avis: l’espianto di cuore, polmoni, pancreas e fegato.
L’espianto – come ha reso noto la famiglia, chiusa nel dolore per una tragedia immane che ha colpito in particolare la comunità di Gianola – è avvenuto nello stesso ospedale “San Camillo” di Roma, in cui, dopo un’agonia di poco meno di 48 ore- era stata dichiarata martedì la morte celebrale del giovane. L’espianto degli organi è stata reso possibile perché nessuno di loro era stato danneggiato dal tragico scontro avvenuto tra la moto, su cui si trovava Di Russo, ed un furgone che, proveniente dalla direzione opposta e condotto da un macellaio di 58 anni di Formia, era impegnato a svoltare a sinistra per immettersi in via Pietra Erta.
La famiglia intanto ha nominato un avvocato, Sergio Costantini per farsi seguire legalmente in questa tragica e triste vicenda e attende soltanto ora il via libera della Procura, che alla distanza ha deciso di soprassedere allo svolgimento dell’autopsia, per lo svolgimento dei funerali che, a cura dell’agenzia “La Comune” di Nicola e Bruno Franciosa, avranno luogo appena possibile presso la chiesa parrocchiale di Gianola a Formia.