Terracina / Abusi sessuali a dodici anni, ora trova coraggio e denuncia: l’incidente probatorio

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TERRACINA – I fatti sono datati nel tempo ma l’interessata, la vittima, è stata più precisa di un orologio svizzero: ha confermato in maniera dettagliatissima la violenza sessuale subita il giorno di Santo Stefano del 2022. E’ quanto emerso martedì mattina dal drammatico incidente probatorio di cui è stata protagonista l’adolescente di nazionalità romena ma residente a Terracina di 14 anni – all’epoca ne aveva due in meno – vittima di abusi sessuali subiti il 26 dicembre 2022. Il raccapricciante racconto la ragazza, assistita dall’avvocato Mirko Pannozzo, l’ha fornito davanti il Gip del Tribunale di Latina Laura Morselli relativamente a quanto le sarebbe capitato il pomeriggio del giorno di Santo Stefano 2022.

Si trovava in casa a festeggiare insieme ai genitori, al fratello più piccolo e ad un cugino di 35 anni di mamma e papà. Quest’ultimi – ha raccontato la 14enne al Gip – furono costretti ad uscire e a rivolgersi al vicino ospedale “Fiorini” perché il fratello non stava bene. Rimase in casa la 12enne ed il cugino dei genitori che, approfittando della circostanza che la bambina si fosse appisolata nella sua camera per spogliarla e per abusare sessualmente di lei . La vicenda, gravissima, sarebbe venuta a galla soltanto nell’ottobre 2023 quando la ragazza di origine romena ha trovato la forza ed il coraggio di confidarsi con i suoi genitori e presentare una denuncia contro il 35enne a seguito della quale l’uomo è stato raggiunto di un’ordinanza cautelare ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima.

Il legale di parte civile ha chiesto ed ottenuto martedì mattina che il racconto della 14enne venisse cristallizzato ai fini dello svolgimento del processo. E ciò è avvenuto alla presenza della psicologa della vittima, la dottoressa Errico, del magistrato titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Martina Taglione e del legale dell’imputato, l’avvocato Massimo Frisetti. La difesa è riuscita ad incamerare un importante risultato in attesa che la Procura chieda probabilmente il rinvio a giudizio del 35enne: tra l’uomo e la ragazzina non ci sarebbe stato un rapporto sessuale completo dopo le avance subite all’epoca dalla 12enne.