Gaeta / Visita in Montenegro, il sindaco Leccese promuove indagini interna per fuga di notizie

Attualità Gaeta

GAETA – Continua ad offrire elementi di mistero e di imbarazzo la visita che una delegazione del comune di Gaeta dal 6 al 9 settembre scorsi ha effettuato a Cetinje pere consolidare il patto di amicizia e di gemellaggio, inaugurato in piazza XIX Maggio nel maggio scorso, con il comune della Repubblica del Montenegro. Che si sia arrivati a sfiorare l’inverosimile, la conferma è arrivata martedì da una lettera che la neo dirigente “a tempo” del dipartimento “Programmazione economico-finanziaria” del comune di Gaeta, la dottoressa Tommasina Biondino, ha inviato, rispondendogli, al sindaco Cristian Leccese.

In sintesi il Primo Cittadino il 16 settembre aveva indossato i panni dello “007” – si è in attesa di capire se da solo o in compagnia con la segretaria comunale Patrizia Cinquanta – per capire la fonte e le modalità con cui il blog Gaeta spia aveva pubblicato una lettera dello stesso sindaco Leccese che il 27 luglio scorso comunicava la composizione della delegazione gaetana che sarebbe volata il 6 settembre successivo in Montenegro. E cioè lo stesso Primo Cittadino, le consiglieri comunali Giuseppina Rosato e Michela Di Ciaccio ed il presunto capo di gabinetto dello stesso comune di Gaeta Roberto Mari. Quella lettera con cui veniva anticipata la visita istituzionale a Cetinje terminava con una richiesta, anzi due, inviata alla dottoressa Cinquanta: la prenotazione di quattro biglietti andata e ritorno da e per l’aeroporto di Roma Fiumicino ed il relativo transfer.

Ma perché il sindaco è stato costretto a promuovere un’indagine per capire come Gaeaspia sia riuscita a venire in possesso di quel documento segretissimo che avrebbe potuto mettere in discussione la sicurezza dello stesso comune di Gaeta? Innanzitutto la risposta che ha ricevuto Leccese dalla dirigente Biondino è a dir poco pirandelliana: “Sentito il consulente informatico interno, lo stesso ha evidenziato che, essendo il documento in oggetto allegato ad una determina dirigenziale, l’accesso è consentito a quasi tutto il personale amministrativo dell’ente. Il software gestionale non consente – si è giustificata allargando quasi le braccia la neo dirigente del settore Economico-finanziario del comune di Gaeta – di estrarre gli accessi poiché gli stessi non vengono registrati…Pertanto risulta impossibile alla sottoscritta accertare il responsabile della diffusione pubblica della richiamata nota numero protocollo 38061 del 22 luglio 2024″.

La dottoressa Biondino è più realista del re (e anche più tranquilla del sindaco Leccese) nel momento in cui gli spiega, tra le righe, come il blog Gaetaspia e successivamente alcuni altri organi d’informazione non abbiano svelato nessun segreto di Fatima o il tentativo dei Piemontesi di saccheggiare Gaeta via terra nel febbraio 1861. L’irritazione del sindaco Leccese nasce nel momento in cui il blog Gaeta ha rivelato l’esistenza di una determina con cui la la segreteria generale del comune di Gaeta aveva rettificato un suo precedente provvedimento dirigenziale per la liquidazione degli biglietti d’areo acquistati per volare a Cetinje. Lo fece martedì 10 settembre con la determina dirigenziale numero 954 con cui aveva – come detto – modificato un suo precedente provvedimento del 1 agosto scorso quando impegnava 1600 euro per l’acquisto, attraverso un’agenzia viaggi di Gaeta (la richiesta di preventivo era stata correttamente inviata ad altre due analoghe attività di Formia e Gaeta) , quattro biglietti d’areo per permettere ad una delegazione del comune – sulla scorta di una richiesta del sindaco Cristian Leccese del 27 luglio – di ricambiare, dal 6 al 9 settembre scorsi, la visita svolta a Gaeta il 13 maggio scorso.

Ma cosa sarebbe avvenuto per motivare l’avvocato Cinquanta a modificare la sua determina del 1 agosto facendo scendere da quattro a tre i biglietti d’areo (con un risparmio per il comune di 350 euro) per compiere questa visita di cortesia in Montenegro? La comunicazione ufficiale del comune non sarebbe stata ottimale nel momento in cui pubblicava già nella giornata di sabato 7 settembre sulla pagina facebook dell’ente – cosa che faceva lo stesso sindaco Leccese – una foto della delegazione gaetana a Centinje. Oltre al primo cittadino e alla moglie erano stati immortalati anche le consiglieri comunali di maggioranza Pina Rosato e Michela Di Ciaccio ed il presunto ex capo di gabinetto del comune di Gaeta Roberto Mari. Se c’è la certezza che la signora Leccese abbia pagato autonomamente il suo volo da e per Roma Fiumicino, perché la segretaria Cinquanta il 10 settembre, all’indomani del ritorno a Gaeta della delegazione del comune, ha deciso che i voli retribuiti dall’ente erano scesi a tre e non erano più quattro? Il blog Gaetaspia aveva specificato tra le righe come il presunto abusivo nella delegazione gaetana ricevuta dal sindaco di Cetinje, Nikola Đurašković fosse l’ottimo Roberto Mari. Aveva rispolverato una determina della dirigente dell’ufficio personale del comune di Gaeta Annamaria De Filippis, la numero 506 del 30 maggio 2023, con cui il dottor Mari, di fatto capo di gabinetto per diversi anni dell’ex sindaco Cosmo Mitrano e dal giugno 2022 del suo successore Leccese si fosse dimesso dall’incarico (a decorrere dal 1 giugno 2023) per guidare a Roma la segreteria nel neo consigliere regionale Leccese.

In effetti Mari è rimasto a Roma per pochi mesi per ricomparire al comune di Gaeta dopo che il suo posto alla Pisana era stato preso dall’ex responsabile dell’ufficio stampa del comune (ai tempi del sindaco Massimo Magliozzi) Vanni Albano. Gaetaspia si è chiesto naturalmente se il ritorno di Mari al primo piano del palazzo municipale di piazza XIX Maggio sia stato sostenuto o meno da un atto dirigenziale o da un decreto sindacale. Resta una circostanza. Qualora il ritorno di Mari non sia stato accompagnato da alcun provvedimento amministrativo, la foto incautamente postata dai social del comune del sindaco Leccese ha rilanciato il problema: l’ex funzionario del Ministero del turismo è legittimato o meno, qualora non esistesse alcun inquadramento, a maneggiare documenti amministrativi con dati sensibili con destinazione il comune di Gaeta ed il suo principale rappresentante?

Fermo restando che il dottor Mari da qualche anno si è rivelato più efficace e funzionale (oltre che ottimo interprete dall’inglese in italiano e viceversa) di qualsiasi e più remunerato dirigente del comune di Gaeta, la rettifica di martedì 10 settembre della segreteria Cinquanta ha acuito il mistero sulla scorta di un piccolo ma importante particolare. L’ufficio stampa del comune domenica 8 settembre, dopo l’anticipazione fotografica di Gaeta spia, ha sintetizzato il contenuto e l’ottimo risultato della visita in Montenegro della delegazione del comune di Gaeta ma non ha mai specificato la sua composizione. E’ menzionato solo ed esclusivamente il sindaco Leccese. Di sua moglie, delle consiglieri Pina Rosato e Michela Di Ciaccio e, soprattutto, dell’ex o ritrovato capo di gabinetto nessuna traccia….e di coloro che hanno informato Gaetaspia.

Le fonti restano sacre ed inviolabili – e questo lo sa anche il sindaco Leccese – ma la manona, di Craxiana memoria, arriva dal fuoco amico. E questo non un segreto meritevole di alcuna indagine del Sant’Uffizio.