Gaeta / Consiglio comunale: il mistero delle mancate convocazioni e il cantiere di Calegna

Attualità Gaeta

GAETA – Panico ed imbarazzo. Sono stati questi gli elementi comuni denominatori che lunedì mattina hanno caratterizzato le fasi iniziali del consiglio comunale di Gaeta, chiamato ad approvare, in occasione di una seduta monotematica, il bilancio consolidato, il documento contabile che raggruppa il bilancio consuntivo del comune di Gaeta e quelli degli altri enti (Acqualatina, Consorzio industriale del Lazio e Coifal, il Consorzio Intercomunale delle farmacie laziali) in cui il comune detiene quote azionarie. Nessuno dei vertici dell’amministrazione comunale – in testa il sindaco Cristian Leccese, il presidente dell’assemblea Davide Speringo e la segretaria comunale Patrizia Cinquanta – avrebbe immaginato il tenore dell’intervento inaugurale del capogruppo del Partito Democratico Emiliano Scinicariello.

Mani a fianchi e cadenzando le parole, ha chiesto – come da noi annunciato – se la convocazione della seduta fosse legittima alla luce di un’anomalia procedurale riscontrata dal consigliere comunale della lista di opposizione “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” Franco De Angelis. Il presidente della commissione Controllo e Garanzia aveva ricevuto sì la Pec di convocazione del consiglio ma nell’ordine del giorno allegato non figurava il suo nome ma anche quelli di quattro consiglieri di maggioranza Katia Pellegrino, Gigi Ridolfi, Rosario Cienzo e Assunta Coscione. Se De Angelis il consiglio comunale l’ha seguito in streaming non molto lontano dal Palazzo municipale di piazza XIX Maggio, i rappresentanti della maggioranza erano regolarmente al loro posto ma perché – è stato insinuato – non hanno avuto il tempo di evidenziare l’incompleta convocazione dei consiglieri comunali.

Il capogruppo Dem è stato per diversi minuti un bisturi infuocato nella ferita aperta nei confronti della quale ci sono state due differenti difese. Se il presidente Speringo ha liquidato a più riprese la cosa come un errore materiale commesso dai sempre più terrorizzati dipendenti comunali per via delle indagini conoscitive sollecitate sulle sempre più frequenti fughe di notizia, il sindaco Leccese ha difeso la legittimità della convocazione “rispetto al Tuel, allo Statuto del comune e del regolamento del consiglio comunalee”. Che sia stato commessa una leggerezza procedurale degli uffici nella convocazione del consiglio comunale di lunedì mattina il capogruppo del Pd Scinicariello l’ha rimarcato sottolineando un altro particolare: “E’ possibile che nell’ordine del giorno manchino i nomi di alcuni consiglieri deputati a partecipare al consiglio (ironia della sorte sono consiglieri che sono stati surrogati nel corso della consiliatura dal 2022 in poi) e poi ci sono quelli di alcuni assessori (come gli ex consiglieri comunali Gianna Conte e Luigi Coscione) che fnno partte di un altro organo che si chiama Giunta?”.

Questi sono stati momenti di autentico terrore per il presidente del consiglio comunale che, agitandosi, avrebbe potuto togliere le castagne dal fuoco dell’imbarazzo avanzando le sue scuse ai consiglieri “dimenticati”. Avrebbe potuto e dovuto recitare questo ruolo il dirigente da cui dipendente la presidenza del consiglio comunale di Gaeta, la sempre più silenziosa e zelante segretaria comunale Patrizia Cinquanta, e invece, a sorpresa, le scuse alle forze di minoranza sono arrivate da chi con loro non è mai stato troppo tenero per via degli “inutili formalismi”, l’ex sindaco di Forza Italia Massimo Magliozzi. Si è reso conto che la sua maggioranza stava fallendo un’altra occasione per tentare di allentare la tensione con le minoranze o è stato un primo accreditamento nei confronti di “alcuni consiglieri comunale di opposizione che fondamentale avevano ragione?”. Chi si aspettava che dall’asseessore al bilancio Luca Gallinaro arrivasse un tentativo a sanare la frattura è rimasto deluso. L’assessore si è limitato molto velocemente ad illustrare la delibera sul consolidato offrendo l’impressione di uscire al più presto da quel pantano procedurale che bassa a voce non pochi esponenti di maggioranza hanno censurato.

Per il sindaco Leccese il bilancio consolidato dell’esercizio 2023 del comune di Gaeta “consente di avere una rappresentazione globale, veritiera e corretta della complessiva attività delle società partecipate dall’ Amministrazione Comunale gaetana”. L’ha fatto tessendo le lodi per il consorzio Intercomunale delle farmacie laziali di cui è stato fondatore e dirigente di primissimo piano (“Non solo chiude in utile come ogni anno il suo bilancio distribuendo utili in quota parte per tutti i Comuni consorziati ma al contempo rappresenta anche un significativo stato patrimoniale di oltre 200mila euro, vera e propria garanzia per gli stessi Comuni consorziati”), per il Consorzio Industriale del Lazio “che chiude positivamente il proprio bilancio con oltre due milioni di euro di utile. Anche in questo caso si evidenzia la solidità del raggruppamento societario”. Per la cronaca ilk bilancio consolidato è stato approvato dalla sola maggioranza di centro destra e per il sindaco Leccese “L’ Amministrazione Comunale può vantare – ha concluso – non solo l’ assolvimento puntuale di tutti gli atti di bilancio, ma nello specifico del bilancio consolidato che pone l’ attenzione sulle società partecipate dal Comune, un risultato più che positivo e virtuoso, considerati i conti tenuti in regola dalle società partecipate in maniera diligente e precisa”.

SCUOLA AMERICANA, CONVOCATA LA COMMISSIONE URBANISTICA

I discussi lavori che hanno caratterizzato la riapertura in località Calegna del cantiere per la trasformazione in civili abitazioni dell’ex scuola americana saranno intanto affrontati lunedì 7 ottobre dalla commissione urbanistica del comune alla presenza (o almeno) dei dirigenti dei settori Lavori Pubblici e Urbanistica, Antonio Di Tucci e Pietro D’Orazio. L’ha convocato lunedì la sua presidente Pina Rosato dopo una specifica a dettagliata richiesta del consigliere De Angelis. Aveva chiesto la convocazione della commissione alla luce di un discusso parere della Provincia – a firma del suo ex dirigente (e anche del comune di Gaeta) Massimo Monacelli – che, per certi versi, suggeriva di “spostare” un corso d’acqua (proveniente dalla zona sovrastante) per favorire la realizzazione dell’intervento abitativo privato. Su questo progetto ha acceso da anni i riflettori il Movimento Cinque Stelle che ha sempre contestato, anche attraverso l’invio di un esposto alla Procura di Cassino , “la soppressione di un corso d’acqua e il suo convogliamento proveniente dalle colline sovrastanti”. Un fatto è certo. All’indomani il Comune di Gaeta effettuò un sopralluogo con l’Ufficio Tecnico e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Simonee Petruccelli, “accertando probabilmente la fondatezza dei nostri rilievi”, sospese i lavori.

Quest’ultimi sono ripresi e “la cosa – ha tenuto subito a precisare Simone Avico del M5s- ha suscitato in noi profonda preoccupazione e allo stesso tempo peculiarità nel trovare le risposte adeguate per comprendere se i lavori in corso si svolgono nel pieno rispetto della Legge e della Sicurezza per i cittadini”. Ora l’ingegnere Monacelli ha rilasciato un’autorizzazione ai soli fini idraulici per una modifica al tracciato del Fossato di Calegna che attraversa tutto il lotto del terreno ex scuola americana. Nella stessa autorizzazione la Provincia giustifica il rilascio dell’autorizzazione per la modifica al tracciato del fosso in quanto “questo interferisce con l’intervento edilizio in atto”.

Per il M5A il canale e il suo punto di convogliamento sono presenti da oltre centinaia di anni: “È sconvolgente di questi tempi leggere queste affermazioni: eravamo convinti che fossero gli interventi edilizi a interferire con il canale e il fossato, invece scopriamo che è il fossato a “intromettersi” con l’intervento edilizio – accusa Avico – Si tratta di un’interpretazione del tutto originale quela della Provincia e dell’ingegner Monacelli, ma questa non è l’ultima delle stranezze. La Provincia nel rilasciare l’autorizzazione, poi, inserisce delle prescrizioni alla società titolare dell’intervento edilizio, tra cui l’impegno di informare i promittenti acquirenti che qualora si dovessero verificare nel tempo dei problemi di natura ambientale-idrogeologica gli stessi acquirenti dovranno assumersi tutte le responsabilità. Ci chiediamo, in primis se il Comune di Gaeta abbia condiviso i nulla osta rilasciati dalla Provincia e dalla Regione e se, in seguito, abbia conseguito nuovi pareri e rilasciato conseguentemente nuovi permessi di costruzione”.

Il Movimento Cinque Stelle riscontra – a suo dire – un’altra anomalia quando il Comune di Gaeta “nella stessa zona su tre interventi edilizi che interessano il fossato di Calegna avanza tre interpretazioni diverse: alle cooperative nella zona dell’ex Tribunale chiede di costruire opere infrastrutturali costosissime, ad un altro ordinalo spostamento del fabbricato dal fossato perché previsto dalla legge, mentre nell’intervento edilizio Parco Nato dell’ex scuola americana opta per lo spostamento del Fossato dai fabbricati”. Avico prende atto positivamente dell’interessamento del Consigliere De Angelis, componente della Commissione Urbanistica verso la Presidente Rosato, ma “è sottinteso che qualora non dovessero arrivare opteremo per proseguire il nostro operato nelle sedi più opportune”.

L’ha capito subito la zelante presidente Rosato che ha convocato la commissione per lunedì 7 ottobre ma a dire come stanno realmente le cose dovranno essere i dirigenti Di Tucci e D’Orazio.