Piedimonte San Germano / Vertenza Stellantis, audizione commissione regionale Sviluppo economico

Attualità Frosinone

La Regione ed il Consorzio industriale regionale hanno ‘benedetto’ l’istituzione di un tavolo tecnico di crisi permanente sulla gravissima controversia economico-sindacale ed occupazionale legata allo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. Hanno garantito il loro sostegno all’iniziativa il vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico Roberta Angelilli ed il commissario straordinario per il Consorzio industriale del Lazio, Raffaele Trequattrini intervenendo martedì, tra glki altri, all’audizione convocata dal presidente e del vice presidente della commissione Sviluppo economico della Regione Lazio, Enrico Tiero e Daniele Maura per l’insediamento di un tavolo che coinvolgerà associazioni di categoria e parti sociali.

La difficile crisi del comparto automotive “richiede uno sforzo collettivo nella definizione delle più opportune strategie di rilancio di un settore fondamentale per l’industria italiana e laziale – hanno commentato Tiero e Maura –  La produzione Stellantis è nel frattempo in forte calo in Italia nonostante il miliardo di euro concesso dal governo per gli incentivi all’acquisto. Cresce inoltre ovunque l’utilizzo degli ammortizzatori sociali”. Secondo i dati della Fim Cisl, la produzione di Stellantis nel primo semestre 2024 è stata pari a 303.510 tra auto e veicoli commerciali, il 25,2% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso e si prospetta una produzione a fine anno poco sopra i 500mila veicoli. Ancora peggiore il dato delle sole autovetture, con un calo del 35,9%, pari a 186.510 unità.

“Bisogna intensificare azioni e misure concrete per scongiurare il depotenziamento dello stabilimento di Piedimonte San Germano – hanno aggiunto il presidente ed il vice presidente della commissione Sviluppo economico presso il consiglio regionale del Lazio -I timori di una riduzione dei volumi di produzione ed il ricorso agli ammortizzatori sociali stanno alimentando notevole preoccupazione per i lavoratori impegnati nel sito in questione. Stellantis deve soprattutto preservare i posti di lavoro dell’Indotto perché indispensabili per Cassino Plant. Il sito di Piedimonte San Germano sta risentendo dei tagli al personale già effettuati. Adesso più che mai – hanno concluso Tiero e Maura – occorre fare rete tra chi ha a cuore lo sviluppo di un territorio che chiede di avere certezze. Noi faremo la nostra parte, insieme a tutti gli stakeholders del territorio. Questa battaglia dovrà unire tutti sotto un’unica bandiera: quella della salvaguardia dei posti di lavoro di centinaia di dipendenti della nostra regione“.

Intanto lo svolgimento della commissione Sviluppo economico della Regione Lazio c’è stato alcune ore dopo la notizia dell’audizione, richiesta dal leader nazionale di Azione Carlo Calenda, dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares in programma davanti la commissione Attività produttive alla Camera dei deputati l’11 ottobre prossimo, alle 13, sulla disastrosa situazione del gruppo. E i commenti non si sono sprecati.

“Tutti gli sforzi fatti in questi mesi a tutela dei lavoratori Stellantis e del relativo indotto non hanno portato ad elementi di certezza sul piano industriale e sulla linea di produzione dell’azienda – ha detto Sara Battisti, consigliera regionale del Pd dopo aver partecipato all’audizione su Stellantis al consiglio regionale del Lazio – La situazione è ogni giorno più critica. Sono di oggi le notizie su nuovi fermi produttivi anche per i dipendenti delle unità stampaggio lamiera e plastica. Occorrono risposte concrete ed è per questo che, in vista della commissione con Tavares, ho chiesto in audizione su Stellantis di redigere un documento condiviso da trasmettere a tutti i parlamentari del territorio che ponga l’attenzione sulla tutela occupazionale, chiarezza sugli ammortizzatori sociali e sulla necessità di conoscere con chiarezza gli impegni dell’azienda per questo territorio”.

“È inoltre necessario – ha proseguito Battisti – ragionare sulla Zls, perché l’esclusione del nostro territorio rappresenta un ulteriore colpo difficile da assorbire per il tessuto industriale ed economico del Lazio. Ringrazio l’assessora Angelilli per l’impegno: ricordo che, in vista dell’approvazione del collegato al bilancio, ho depositato emendamenti per il rifinanziamento della legge 46 così da dare ossigeno a quel tessuto. Spero vengano accolti anche dalla maggioranza. Impegni che seguono precedenti iniziative tematiche: da tempo ho posto l’attenzione in consiglio regionale sulla de-industrializzazione in Provincia di Frosinone, chiedendo la convocazione di una audizione ad hoc. Alla luce di queste ulteriori criticità, come detto, è tempo di agire a tutela di migliaia di famiglie sempre più angosciate dal loro futuro occupazionale”.

Per il consigliere regionale M5S, Valerio Novelli, i continui annunci sull’istituzione di tavoli di lavoro per affrontare la situazione dello stabilimento Stellantis di Cassino “non sono sufficienti – ha osservato – È necessario un approccio più incisivo, che coinvolga un confronto diretto con il governo nazionale, per mettere Stellantis di fronte alle proprie responsabilità e garantire soluzioni concrete e durature. La notizia di oggi che il Contratto di Solidarietà si applica anche ai dipendenti delle unità produttive ‘Stampaggio Lamiera’ e ‘Plastica’ dello stabilimento di Cassino rappresenta un ulteriore campanello d’allarme. È chiaro che la situazione richiede un intervento deciso e una pianificazione strategica per salvaguardare l’occupazione e il futuro industriale del sito”.

L’esponente del M5S si augura, infine, che l’Ad Tavares quando sarà audito in commissione “presenti finalmente un piano industriale chiaro e dettagliato. Un piano che non solo tuteli i lavoratori e le loro famiglie, ma che garantisca – ha aggiunto Novelli – anche una prospettiva di crescita e sviluppo sostenibile per l’intera area produttiva. Stiamo parlando di un colosso industriale che, già dai tempi della Fiat, ha fatto il bello e il cattivo tempo beneficiando di finanziamenti pubblici e delocalizzando la produzione all’estero. Serve un impegno congiunto tra governo, sindacati e Stellantis, per definire – ha concluso Novelli- un piano di rilancio industriale che garantisca investimenti strutturali in Italia, salvaguardi i posti di lavoro e assicuri una transizione produttiva sostenibile, evitando ulteriori delocalizzazioni e crisi occupazionali”.