PONZA – Una poltrona che comincia “troppo” a scottare. Non riesce ad avere le necessaria serenità la guida della ripartizione tecnica del comune di Ponza. Se un mese fa in largo anticipo rispetto alla conclusione del contratto aveva tolto il disturbo l’attuale dirigente dell’area tecnica del comune di Minturno Pasquale Serao, il suo sostituto, che già lavorava nel comune isolano come funzionario, è resistito, appunto, poco meno di un mese.
Si tratta dell’architetto Donatello Cardarelli che, legato già da un fiduciario rapporto di lavoro a tempo determinato e parziale (12 ore) con il comune di Ponza nell’ambito del settore “Pianificazione e territorio”, era stato incaricato di rimpiazzare Serao sino al prossimo 15 novembre. Il professionista di Sonnino, gettando la spugna, ha lanciato accuse pesantissime, qualora fossero veritiere, nei confronti del sindaco di Ponza Francesco Ambrosino: “A volte mi chiedevo – si legge nella sua lettera di dimissioni – se l’isola facesse parte dello Stato italiano oppure avesse una giurisdizione particolare. La domanda era dovuta alle numerose iniziative dell’amministrazione che io non ho condiviso in quanto fuori da ogni logica di gestione amministrativa. Molto probabilmente non è ben chiaro che già dalla cosiddetta “legge Bassanini” vi è stata una netta distinzione tra poteri di indirizzo e poteri gestionali”.
“Non posso dimenticare – ha aggiunto Cardarelli – che pur avendo partecipato a una procedura di cui all’articolo 110 del Tuel per ricoprire il ruolo di Responsabile del servizio Urbanistica, per aver agito nel rispetto della legge, sono stato rimosso da tale incarico e spostato in un altro servizio (qui c’è un giudizio in corso e lasciamo a chi di dovere di decidere)”. E ancora Cardarelli senza freni: “In questi mesi sull’isola ho capito che il voler lavorare in maniera rispettosa della legge non viene apprezzato da chi è abituato a gestire la cosa pubblica come cosa privata e a vantaggio di pochi. Il lavoro svolto nell’ufficio urbanistica mi ha fatto conoscere molti cittadini che a volte erano sorpresi dall’atteggiamento imparziale dell’area di cui ero responsabile, erano prevenuti all’inizio e soddisfatti alla fine, anche se magari non riuscivano a raggiungere lo scopo”.
“Sì è vero – conclude l’ex dirigente – io vengo dalle montagne (colline) ma sono orgoglioso delle mie origini come voi dovete essere delle vostre”.
Si tratta di un attacco d’accusa pesante nei confronti del Sindaco che, dopo le dimissioni di Serao, era corso ai ripari firmando l’11 settembre due decreti con cui aveva deciso (il primo) egli stesso di assumere ad interim l’incarico di responsabile del servizio Lavori Pubblici che, afferente al settore “Pianificazione e territorio”, era stato svolto da Serao sino al 31 agosto scorso. Con il secondo decreto, il numero 12/2023, Ambrosino aveva attribuito a Cardarelli la responsabilità organizzativa del settore Ambiente che, unitamente ai Lavori Pubblici, era ad appannaggio sino ad un mese fa a Serao. Ambrosino era stata il primo a dire che questo incarico a tempo forse non sarebbe stata la soluzione migliore.
Aveva già anticipato un mese fa di voler vagliare due opzioni in grado di rilanciare, entro la fine del 2024, la funzionalità dell’intera ripartizione tecnica del comune di Ponza. La prima è quella di fare ricorso allo strumento dello scavalco individuando la professionalità “giusta e, soprattutto, competente” che sostituisca completamente il dottor Serao. E’ quella che persegue il comune di Ponza che, sull’orlo della dichiarazione di pre-dissesto finanziario, non ha molti margini di spesa.
L’altro “sogno” di Ambrosino è più ambizioso: è quello di ‘resettare’ questi incarichi a tempo e decisamente precari con la scelta di un super dirigente tecnico che, scelto con una selezione fiduciaria prevista dall’articolo 110 del decreto legislativo, supporti l’azione del sindaco di Ponza sino alla conclusione naturale della consiliatura prevista nella primavera del 2027.
