FORMIA – Gli appassionati del calcio di un tempo, quello romantico e vero, non potranno mancare sabato 26 ottobre, alle ore 18, presso l’enoteca “Telaro” nel tratto iniziale di via Abate Tosti a Formia per la presentazione di un libro in cui il ‘pallone’ è davvero considerato un veicolo di promozione culturale e sociale. A scriverlo è un bravo giornalista sportivo di Aquino, Libero Marino, che per il suo “A tu per tu” sta raccogliendo non pochi attestati e consensi di critica nell’ambito della presentazione itinerante del suo volume iniziata sabato scorso, presso la sede dell’associazione “Pentacromo” in via Rossini a Cassino il libro di Marino, edito da “Montostudio” con la prestigiosa prefazione di un maestro del giornalismo sportivo italiano Darwin Pastorin e la post prefazione postfazione puntuale e illuminata del professor Tommaso Di Brango, esplora il mondo del calcio attraverso una serie di interviste intime e poetiche e promuove uno sguardo approfondito sulle esperienze e le storie di figure importanti del calcio, cercando di catturare la magia e le emozioni che questo sport suscita.
In una sua brillante recensione Roberto Mercaldo afferma come il calcio sia per taluni un sogno, per altri un gioco che incomprensibilmente avvince le masse. Difficile trovare adepti della terra di mezzo. Orgoglioso esponente della prima fazione è Marino, giornalista sportivo, scrittore e soprattutto innamorato del football, come lo hanno chiamato gli inventori. “E quando si ama, lo si fa in modo totale, senza filtri e senza paure. E si va alla scaturigine del fenomeno, se ne ispezionano i contorni, si gustano i dettagli. “A tu per tu” “ci prende per mano e ci porta in quel mondo fatato che non ha le zucche che diventano carrozze e non ascolta i racconti del cappellaio matto, ma in qualche modo è favola, volo fantastico, poesia”.
Dino Zoff, un mito di questo sport, ha impreziosito con una sua nota questo lavoro, che inizia proprio con una sua intrigante intervista, seguita da quella a un’altra leggenda, Gianni Rivera. Dopo i miti, ecco i protagonisti di un’impresa senza età, perché quello scudetto conquistato nel ’74, cinquant’anni fa tondi tondi, dalla Lazio di Maestrelli riuscì persino a uscire dalla sua dimensione biancoceleste per diventar costume, cronaca, racconto globale. E allora da Oddi, Petrelli, Garlaschelli e D’Amico una serie di aneddoti, emozioni e ricordi di quel cielo biancoceleste che si tinse di tricolore. Dopo i protagonisti in campo, spazio agli “aedi dello sport”, da quelli che gli hanno dato voce a quelli che l’hanno riempito d’inchiostro.
“Cosa ci sia dietro i racconti forbiti di Buffa e Porrà, i resoconti accattivanti di Focolari e le radiocronache straordinarie di Riccardo Cucchi e di Francesco Repice non è facile spiegarlo – ha aggiunto Roberto Mercaldo- ma Libero Marino ha provato a farselo raccontare, in modo incisivo e brillante. E poi le penne, o macchine per scrivere o tastiere di un Pc: “Poco importa il mezzo, contano le parole, in qualsiasi modo scritte. Pastorin, Raffaeli, Beccantini, Cerracchio spiegano i come e i perché del raccontare”.
Il libro di Libero ospita simbolicamente anche la rubrica “tifosi doc” con i contributi, tra gli altri, di Stefano Andreotti e Daniele Tosatti e quella denominata “La provincia in Paradiso”, con le interviste a Giuliano Giannichedda, Claudio Di Pucchio, Roberto Di Nicola e Giacomo Mazzaroppi. “Libero Marino declina la sua passione attraverso avvincenti racconti e libera la propria curiosità con prosa incisiva, quasi incalzante. – ha concluso Roberto Mercaldo – C’è il calcio in ogni sfaccettatura, in quest’opera certosina e originale. Si vola verso il sole, senza improvvide ali di cera, ma con la passione indomabile di chi ci crede davvero. ‘A tu per tu’ con la magia di quegli undici contro undici, un rettangolo verde e un dribbling nel cuore…”. Proprio così.
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