GAETA – Il doppiopesismo, comportamentale ed istituzionale, del presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo. Lo denunciano i consiglieri comunali di opposizione Franco De Angelis, Emiliano Scinicariello e e Sabina Mitrano sollecitando il presidente d’aula a portare all’attenzione del massimo consesso civico una mozione che, presentata lo scorso 14 ottobre, è finalizzata a chiedere ed ottenere qualcosa davvero di importante. Si tratta della revoca delle delibere consiliari numero 41,42,43, 44 e 45 approvate lo scorso 24 agosto con la cui la maggioranza che sostiene il sindaco Cristian Leccese ha licenziato cinque progetti di finanza presentati da altrettanti stabilimenti balneari di Serapo per sollecitare il rinnovo delle rispettive concessioni demaniali scadute da oltre un anno in campo della realizzazione, a loro spese, di interventi di riqualificazione del principale litorale cittadino.
“Al netto di tutte le considerazioni e le motivazioni contenute nella mozione, che ovviamente continuiamo a sostenere e che confermiamo, riteniamo – hanno motivato i consiglieri De Angelis, Scinicariello e Mitrano – ci sia un aspetto meritevole di particolare attenzione, quello relativo al danno erariale che potrebbe subire l’Ente. Temiamo possibili azioni risarcitorie conseguenti alla peculiare lesione che attiene al pregiudizio che l’azione amministrativa del Comune ha causato con la approvazione delle Deliberazioni consiliari in esame” e alla “possibilità che gli stessi privati presentatori dei progetti di finanza siano messi in grado di avanzare richieste di risarcimento del danno patito da un eventuale tardivo riesame delle Deliberazioni approvate”.
Le minoranze consiliari di centro sinistra stanno chiedendo di revocare quelle delibere essenzialmente per due ragioni. La prima è sostanziale nel senso che il rinnovo delle concessioni balneari, alla luce del dettato della direttiva comunitaria Bolkstein, andrebbe concretizzato con una vera e propria licitazione pubblica e non attraverso una concertazione di alcuni operatori privati. Almeno cinque ma in fase di aumento. La seconda motivazione è formale: il 24 agosto non doveva essere il consiglio comunale di Gaeta deputato (qualcuno ha voluto preservare da eventuali azioni risarcitorie gli assessori in carica) ad approvare i progetti di finanza.
“Siamo convinti che il trascorrere dei giorni senza assumere una decisione, né nel senso di revocare le delibere in oggetto (eventualità che auspichiamo fortemente) né in quello di dar seguito alle medesime deliberazioni, stia consolidando – hanno aggiunto Scinicariello, De Angelis e Mitrano – le aspettative di coloro che hanno presentato le istanze di project financing, e potrebbe rafforzare le ragioni di una pretesa risarcitoria nel caso in cui le stesse non dovessero condurre al rilascio delle concessioni demaniali”.
Insomma il presidente del consiglio comunale Speringo è invitato a convocare il consiglio per tutelare l’ente e “prevenire azioni risarcitorie che possano generare un danno erariale ma anche per fornire un chiaro riferimento normativo ed amministrativo a tutti i soggetti interessati”. Speringo – a dire delle minoranze di centro sinistra –al momento non sta rispettando quanto prevede l’articolo 33 del regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari che recita testualmente “In occasione di accadimenti di particolare gravità, il Presidente del Consiglio, sentiti i Capi gruppo e l’Ufficio di presidenza, può dichiarare l’urgenza dello svolgimento di mozioni o ordini del giorno relative a tali accadimenti”, conferendole dunque la facoltà di dichiarare l’urgenza per questa specifica vicenda.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche ci ha pensato il consigliere di minoranza De Angelis nel ruolo di presidente della commissione Trasparenza del comune di Gaeta: “Ad essere malpensanti uno potrebbe chiedersi se questo silenzio del Presidente del Consiglio sia dovuto ad un probabile conflitto d’interessi. Una cosa è certa, nel mese di agosto scorso (volendo essere precisi nella settimana di Ferragosto), sono state istruite, da parte degli Uffici Comunali competenti, cinque pratiche di Project Financing finalizzate al rilascio di concessioni demaniali ventennali per le quali il Presidente del Consiglio, dott Davide Speringo, ha immediatamente convocato ( il 24 Agosto) un Consiglio Comunale, mettendole tra i punti in discussione all’ordine del giorno – ha osservato De Angelis – Da quel 24 agosto ad oggi il Presidente del Consiglio Davide Speringo non ha avuto tempo per rispondere a diverse note pervenutegli da parte dei Consiglieri di minoranza in merito alle suddette Delibere di Project Financiang. Qualcosa non quadra. E da più parti arrivano, al momento timidamente, richieste di dimissioni del presidente del consiglio comunale. I motivi sarebbero due. In qualità di operatore del settore sarebbe titolare di una mini-concessione balneare a Serapo mentre il fratello lo sarebbe lungo il litorale di Sant’Agostino.
Insomma sarebbe in conflitto di interesse e nell’istruttoria delle delibere di Consiglio sui progetti di finanza ha istruito, sollecitato, presieduto e deciso nelle sedute degli organi comunali.
Del comune di Gaeta.