Formia / L’avvocatura comunale e le scelte “spericolate”, l’interrogazione dei Consiglieri del Pd

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FORMIA – “Abbiamo presentato un’interrogazione al Sindaco di Formia per fare chiarezza sulle criticità legate alla mancanza di un’Avvocatura interna e sulle scelte, spesso discutibili, fatte dalla Giunta nella gestione dei contenziosi”. Non è nuovo l’argomento per i consiglieri comunali di opposizione, ma a ritornare questa volta – con una nota – sull’argomento sono i consiglieri comunali in quota Pd, Luca Magliozzi e Alessandro Carta, i quali partono dall’assunto che alcune decisioni siano per loro “incomprensibili“.

Lo affermano ripercorrendo alcune delle scelte che definiscono “spericolate” , come le “cause di diffamazione contro alcuni giornalisti, dall’altro, si è scelto di non difendere adeguatamente l’Ente in cause fondamentali per la città. Numerosi sono stati, infatti, i procedimenti in cui il Comune è stato condannato senza costituirsi in giudizio o rinunciando a difendersi. Un caso emblematico è il ricorso al TAR per lo spostamento degli impianti di acquacoltura dal Golfo, una causa persa senza che il Comune si sia difeso”.

Nel ricordare questi episodi, Magliozzi e Carta considerano che “è ormai da più di un anno che il Comune è privo di personale in grado di rappresentarlo sia nelle controversie giudiziarie che nelle attività stragiudiziali, dovendo affidarsi completamente a legali esterni. È inaccettabile che Formia non abbia un’Avvocatura interna da tutto questo tempo! Abbiamo più volte denunciato questo problema, ma l’Amministrazione dimostra di non comprendere l’urgenza di risolvere questa criticità. Si è scelto di ricorrere ad una short list di avvocati esterni, ma c’è voluto un anno per approvarla. Nel frattempo, non sono stati mai chiariti i criteri di scelta dei legali e i costi complessivi che ha dovuto affrontare il Comune. Inoltre, la mancanza di un riferimento giuridico interno ostacola anche il lavoro degli uffici comunali, privi di un supporto legale continuo, compromettendo il corretto funzionamento di una macchina amministrativa già in grande difficoltà”.

I Consiglieri democratici hanno così deciso di inviare un’interrogazione all’indirizzo del sindaco Taddeo affinché chiarisca e spieghi “se l’Amministrazione voglia davvero ricostituire l’Avvocatura Comunale o creda, invece, che anche questo servizio possa essere ‘appaltato’ esternamente. La procedura per l’assunzione di un solo avvocato a tempo determinato, per giunta ancora in corso, è chiaramente insufficiente a risolvere in modo stabile il problema della rappresentanza legale del Comune“.