CECCANO – Primo giro di interrogatori per quanto riguarda l’inchiesta “The good lobby” che la scorsa settimana ha portato al terremoto politico nel comune Ceccano. Ora a regnare è il silenzio. Tace l’ex sindaco Roberto Caligiore, il primo a comparire martedì mattina per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Frosinone Ida Logoluso accompagnato dal suo legale Paolo D’Arpino. Il legale ha spiegato però che Caligiore si è avvalso della facoltà di non rispondere per un motivo molto semplice: vista la mole degli atti, il gran numero degli allegati e l’esiguo tempo a disposizione, ancora non c’erano elementi per poter dare risposte. D’Arpino ha comunque sottolineato la piena e completa disponibilità dell’assistito a valutare di poter essere ascoltato in un secondo momento.
Interrogatorio anche per l’ingegner Stefano Polsinelli che, assistito dall’avvocato Sandro Salera, ha scelto una linea simile a quella di Caligiore: si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha tuttavia respinto ogni accusa e si è riservato anche lui di essere ascoltato in un secondo momento dopo aver esaminato tutti gli atti di indagine. In questa prima tornata martedì sono stati sentiti altre due indagati, Elena Papetti e Frank Ruggieri che, assistiti dagli avvocati Riccardo Masecchia e Armando Pagliei, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti la dottoressa Logoluso. Con un piccolo distinguo: la Papetti ha rilasciato spontanee dichiarazioni e ha depositato una breve memoria scritta specificando come siano regolari e trasparenti, alla luce della sua formazione e del suo curriculum vitae, gli incarichi professionali sinora ricevuti, l’ultimo dei quali al comune di Terracina.
Mercoledì alle 10 sarà la volta dell’imprenditore Danilo Rinaldi, titolare di quattro imprese che secondo le accuse ricevevano gli appalti in via esclusiva e poi giravano tangenti a tecnici e giudici. L’imprenditore sarà assistito dal suo legale Gianpiero Vellucci.