FORMIA – Il giorno del dolore, della disperazione ma anche della rabbia. E’ quello che sarà costretto a vivere domenica, alle 14.30, la comunità di Gianola e Santo Janni a Formia in occasione dell’estremo saluto che sarà dato ad Anthony Richard Di Fava, il 16enne studente del liceo scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno che ha perso la vita nel tardo pomeriggio di giovedì in seguito ad un incidente stradale verificatosi al chilometro 135 della strada statale Appia in località Pagnano ad Itri. La tenda della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo ospiterà i funerali dello sfortunato Anthony e ad officiarli sarà il parroco del Centro pastorale parrocchiale di Gianola, don Carlo Saccoccio, chiamato a lenire il dolore di una tragedia che segue di soli due mesi quella che colpì la famiglia di Luca Di Russo, anche lui giovanissimo (28 anni) deceduto a causa di un altro incidente stradale che si verificò a fine agost nella vicina Acquatraversa sull’Appia.
Il “Tendone” di Gianola domenica non riuscirà ad accogliere le tante persone comuni che tenteranno di confortare i familiari dello studente 16enne di Formia e, in particolare, la sorella e i suoi genitori, apprezzati gestori di un ristorante non molto lontano dal luogo in cui si svolgeranno le esequie a cura dell’agenzia funebre “Esposito”. Si preannuncia folta, poi, la delegazione del liceo scientifico “Alberti” che, composta dal dirigente scolastico, il professor Amato Polidoro, e da numerosi studenti, non riesce ancora a capacitarsi per quanto avvenuto ad Anthony, l’ennesima vittima delle strade del sud pontino nel giorno che per lui doveva rimanere scolpito nella sua memoria: il primo “giro” a bordo di un scooter 125 acquistato poche ore prima.
Quanto avvenuto sull’Appia è ancora in corso di definizione da parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia, ma ormai non ci sono più dubbi sulla dinamica di un incidente verificatosi anch’esso a due mesi esatti da quello in cui aveva perso la vita il coordinatore dei giovani di Forza Italia di Itri Alessio Mancini.
Lo scooter di Di Fava, insieme a quello condotto dall’amico coetaneo Gabriel F., procedeva verso Formia quando, forse in una fase di sorpasso, ha urtato contro un furgone Peugeot di una ditta di Itri per il trasporto di prodotti alimentari, una Volkswagen Golf proveniente da Itri e un’Alfa Romeo proveniente da Formia. Se i conducenti di questi mezzi sono rimasti fortunatamente illesi, è tuttora ricoverato all’ospedale “Dono Svizzero” l’amico di Di Fava. Questa tragedia poteva essere evitata? Per questo motivo quello di domenica è il giorno della rabbia. Quest’ultimo incidente mortale è avvenuto lungo uno dei tratti più pericolosi dell’Appia che, nonostante si trovi alle spalle della sempre più frequentata stazione ferroviaria di Itri, si trova da anni drammaticamente al buio ed è oggetto di vibrate ma inutili profeste dei residenti di Pagnano e dei pendolari di tre comuni: Itri, Formia e a Gaeta.
Di questo dramma si è occupato, seppur brevemente, l’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, nel corso dell’omelia della messa di commemorazione dei defunti officiata sabato pomeriggio all’ingresso del cimitero in località Castagneto a Formia. Affiancato da numerosi sacerdoti della forania e alla presenza del sindaco di Formia Gianluca Taddeo, il presule della chiesa del Golfo ha sottolineato come la morte “sia diventata una prassi quotidiana in questa fase storica interessando purtroppo anche giovani vite. Ma la folta partecipazione di tanti voi qui dimostra – ha concluso Monsignor Vari – che serve la speranza a credere che un giorno per tutti, indistintamente, ci sarà la resurrezione dai morti”.