Formia / L’ultimo saluto al giovanissimo Anthony Richard Di Fava al Centro pastorale di Gianola

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FORMIA – Il tradizionale lancio di palloncini bianchi ha concluso, in un clima mesto ma di profonda e composta tristezza, i funerali di Anthony Richard Di Fava, il 16enne studente del terzo anno del liceo scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno vittima di un incidente stradale verificatosi nel tardo di pomeriggio di giovedì al chilometro 135 della strada statale Appia in località Pagnano ad Itri.

Come da previsione il tendone del Centro pastorale parrocchiale di Gianola non è riuscito ad accogliere le tante persone comuni di questo tratto di periferia orientale che si sono strette attorno ai genitori, alla sorella e ai nonni di Anthony Richard, scomparso nel giorno in cui sarebbe dovuto essere diverso in concomitanza dell’acquisto di uno scooter 125. Il momento più sentito dei funerali dello studente 16enne di Gianola quando il parroco, don Carlo Saccoccio, ha espresso toccanti parole di vicinanza umana nei confronti dei familiari e, in particolare, dei genitori di Anthony che, distrutti dal dolore, avevano ricevuto sabato pomeriggio la solidarietà dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, nel corso dell’omelia della messa di commemorazione dei defunti officiata all’ingresso del cimitero di Castagneto.

Alle esequie dello studente 16enne, concelebrate da don Francesco Contestabile, don Fabio Gallozzi e don Antonio Cairo, c’erano naturalmente i suoi compagni di scuola del liceo scientifico “Leon Battista Alberti” che, non riuscendo a trattenere le lacrime, ricorderanno a modo loro Anthony Richard questa mattina a scuola in occasione della ricreazione. Osserveranno un minuto di silenzio, seguito dal suono dei clacson dei loro motorini… Ma poteva essere evitata questa tragedia che ha registrato il ferimento di Gabriel F., il 17enne di Itri che, fortunatamente fuori pericolo all’ospedale Dono Svizzero, aveva accompagnato, in sella al suo Yamaha 125, Anthony a provare lo scooter appena acquistato?

A voler dare una risposta a questo interrogativo è la stessa Procura della Repubblica di Cassino che, dopo le prime informative ricevute dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia, è sul punto di nominare un Ctu per ricostruire, attraverso una perizia cinematica, quando avvenuto al chilometro 135 dell’Appia in località Pagnano. Lo scooter di Di Fava procedeva verso Formia quando, forse in seguito ad un sorpasso lungo un tratto buio dell’Appia,, ha urtato contro un furgone Peugeot di una ditta di Itri per il trasporto di prodotti alimentari, una Volkswagen Golf proveniente da Itri e un’Alfa Romeo proveniente da Formia.

Quest’ultimo tributo di sangue è avvenuto lungo uno dei tratti più pericolosi dell’Appia che, nonostante si trovi alle spalle della sempre più frequentata stazione ferroviaria di Itri, si trova da anni drammaticamente al buio ed è oggetto di vibrate ma inutili proteste dei residenti di Pagnano e dei pendolari di tre comuni: Itri, Formia e a Gaeta.