CASTELFORTE – Disappunto e sconcerto. Ha “incendiato” non poco il dibattito politico al comune di Castelforte la delibera del consiglio provinciale che mercoledì scorso nell’ambito del dimensionamento scolastico suggerito dall’Ufficio scolastico regionale ha deciso l’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Castelforte a quelli di Santi Cosma e Damiano e di Minturno. Le severe critiche mosse dal gruppo consiliare e dal coordinamento del Pd all’indirizzo dell’amministrazione comunale di Castelforte sono state restituite al mittente al punto che il sindaco aurunco, Angelo Felice Pompeo, è arrivato ad accusare i dirigenti Dem di aver attuato “una forma di sciacallaggio politico inaccettabile”.
“Mentre la nostra amministrazione ed anche parte della minoranza (con chiaro riferimento alla lista “Liberi per Castelforte” dell’ex sindaco Giampiero Forte, ndr) si impegnava attivamente per difendere l’autonomia della nostra scuola, presentando proposte concrete e rappresentando le esigenze del nostro territorio presso gli uffici regionali, il gruppo PD locale ha atteso gli sviluppi, pronto a sfruttare politicamente la situazione”.
Il Sindaco, senza freni, ha inoltre sottolineato “l’incoerenza” del comportamento del Pd, che a livello provinciale ha sostenuto la delibera di accorpamento e poi a livello locale ha sollecitato una spiegazione pubblica sulle ragioni di questa scelta. “I cittadini hanno il diritto di sapere perché i loro rappresentanti in Provincia non si sono fatti portavoce delle esigenze del nostro Comune e hanno invece privilegiato gli interessi di altri comuni. La nostra amministrazione – ha aggiunto il sindaco Pompeo, che non fa menzione invece al comportamento politico del suo partito (Forza Italia) analogo a quello del Pd in sede di consiglio provinciale – non si arrende e continuerà a battersi per difendere il diritto dei nostri ragazzi a frequentare una scuola di qualità e vicina alle loro esigenze. Ci rivolgeremo alla Regione Lazio per presentare le nostre istanze e trovare una soluzione che tuteli il futuro della nostra scuola”.
Dello stesso avviso è anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Vincenzo Gagliardi. S’interroga, senza peli sulla lingua, sul mancato intervento presso i loro esponenti in provincia da parte del gruppo PD di Castelforte: “La scuola – ha osservato – non dovrebbe mai essere utilizzata per fini politici ma tutti, aldilà dell’appartenenza partitica, dovremmo preoccuparci di preservarla e migliorarla. Io personalmente mi farò portavoce delle nostre esigenze di preservare il nostro istituto omnicomprensivo presso la Regione Lazio attraverso i miei rappresentati dando un contributo fattivo all’azione della maggioranza di Castelforte che condivido pienamente. Già in precedenza il gruppo consiliare ed il coordinamento politico del Pd al comuine di Castelforte, avevano fornito la loro analisi politica su quanto era stato ipotizzato e poi è avvenuto mercoledì in occasione del voto dell’assemblea di via Costa:
“Purtroppo – avevano detto i consiglieri comunali Giancarlo Cardillo e Giuseppe Rosato ed il segretario comunale del Pd Ferdinando Orlandi – questa maggioranza sorda non ci ha voluti ascoltare quando propinava falsamente che il nostro istituto scolastico non sarebbe stato accorpato a quelli di Minturno e di Santi Cosma e Damiano. Purtroppo le bugie hanno sempre le gambe corte e la delibera del consiglio provinciale di giovedì scorso l’ha confermato”.
Purtroppo.