Formia / Pineta Vindicio già intitolata a Pasquale Gallinaro, per Francesco Ranucci si pensi a Largo Marina

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FORMIA – Ma a quante personalità del recente ed illustre passato di Formia deve essere intitolata la pinetina di Vindicio? E’ l’imbarazzante interrogativo che si pone e rivolge il capogruppo della lista di opposizione “Guardare Oltre”, Imma Arnone, all’indomani della decisione, annunciata dal sindaco Gianluca Taddeo di intitolare l’area verde sul mare di ponente di Formia all’avvocato Francesco Ranucci. La dottoressa Arnone ha deciso di attendere qualche giorno per ricevere gli sperati chiarimenti da parte dell’amministrazione di centro destra in assenza ha preso carta e penna per ricordare come dieci anni fa, nel 2014, l’allora giunta di centro sinistra abbia intitolato la pineta di Vindicio al dottor Pasquale Gallinaro che realizzò la pinetina di Vindicio nel corso degli anni ‘60 per consentire lo svolgimento di un concorso ippico nazionale.

Nel corso degli anni ottanta l’allora commissario straordinario dell’allora azienda di Soggiorno e Turismo, il futuro sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, trasferì la proprietà della pinetina in capo al comune di Formia. “Poco meno di un mese fa – osserva ora il capogruppo Arnone – il sindaco Taddeo e la sua giunta hanno deliberato di intitolare la stessa pinetina all’avvocato Francesco Ranucci senza aver revocato la precedente delibera. Ho chiesto al Sindaco Taddeo di valutare questa scelta che sarebbe un grande sgarbo istituzionale nei confronti di Pasquale Gallinaro e della memoria cittadina, tra l’altro, è stata consegnata alla sua famiglia una targa in occasione di una cerimonia organizzata presso la sala Ribaud del palazzo Municipale alla presenza, tra gli altri, dell’assessora alla cultura Luigia Bonelli”.

Il capogruppo Arnone lunedì ha protocollato una nota al Sindaco e alla Giunta chiedendo il ritiro di questa delibera e proponendo l’ intitolazione all’avvocato Ranucci di Largo Marina “che insiste vicino alla proprietà Colagrossi donata al Comune dalla famiglia Ranucci” nell’ambito della realizzazione della “Passeggiata di Cicerone”. “Sono, anche, sicura che la famiglia Ranucci non gradirà di essere coinvolta in una questione che si può tranquillamente evitare non offendendo nessuno e dando a ciascuno dei cittadini suddetti il giusto rilievo” – ha concluso commentando Imma Arnone.