CASSINO – La toga non “attira” più nel circondario forense di Cassino, in quello di Latina e Frosinone la situazione si trova ancora in fase di transizione. Lo si evince dai dati diffusi dalla Cassa Forense relativamente alle iscrizioni al termine del 2023: sono state 30.748, in calo dell’1,3% rispetto ai 31.141 del 2022. Se questa viene definita una flessione in linea con la media nazionale (-1,8%), il calo è distribuito prevalentemente negli ordini di Roma e Cassino mentre a Civitavecchia, Frosinone, Latina, Rieti, Tivoli, Velletri e Viterbo la diminuzione è più contenuta dal punto vista numerico.
“Il numero totale degli avvocati in Italia – ha afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa – è sceso dai 225.513 del 2022 ai 221.523 del 2023. Si tratta di un calo fisiologico per un Paese che ha la più alta densità di avvocati in Europa. Solo in Lussemburgo, Cipro e Grecia ce ne sono di più. Fra le grandi nazioni europee siamo al primo posto con quasi 400 legali ogni 100 mila abitanti, dato che scende a 300 per la Spagna, a 200 per la Germania e a 100 per la Francia. È anche normale che il calo maggiore in Italia si sia registrato in Calabria dove la densità di legali rimane ancora la più alta”. All’interno del Distretto di Roma, l’Ordine di Roma ha registrato il calo percentuale più contenuto (-0,4%) di professionisti, passando da 25.199 avvocati attivi nel 2022 ai 25.089 del 2023; seguono Viterbo (-0,9%) e Frosinone (-1,5%).
L’Ordine di Cassino è, invece, quello che con il decremento più marcato (-3,1%). L’Ordine di Rieti, con soli 412 iscritti si conferma il secondo, a livello nazionale, per la maggiore rappresentanza femminile, con una percentuale del 59,5% di donne nel 2023, preceduto dall’ordine di Busto Arsizio, dove la percentuale di donne nel 2023 era del 62%. Al contrario, l’ordine di Roma è quello con la percentuale più bassa di avvocate nel Distretto, con il 44,7% (11.205 donne vs. 13.884 uomini). Nonostante il calo degli iscritti, nel Lazio il reddito medio degli avvocati è aumentato del 4,2%, passando dai 52.986 euro del 2022 ai 55.192 euro nel 2023. In merito al dato assoluto la regione si posiziona al terzo posto in Italia, subito dopo Lombardia (77.598 euro) e Trentino-Alto Adige (66.558 euro)”.
Intanto la Procura di Latina da mercoledì non ha più un procuratore effettivo. Giuseppe De Falco – come da previsione, è stato votato dal plenum del Csm come nuovo procuratore aggiunto di Roma. De Falco era stato proposto lo scorso settembre dalla quinta commissione al plenum per la nomina, votata mercoledì all’unanimità. In attesa della nomina del sostituto del giudice De Falco, il suo posto sarà assunto temporaneamente dalla dottoressa Luigia Spinelli che, dopo l’ottimo ed apprezzato lavoro investigativo svolto come Pm in seno alla Direzione distrettuale antimafia della capitale, è stata nominata qualche giorno fa Procuratore aggiunto presso gli uffici giudiziari di via Ezio a Latina.