MINTURNO – “Dopo otto anni di amministrazione Stefanelli riteniamo doveroso, nel rispetto della nostra comunità e dei nostri cittadini, un cambiamento dell’atteggiamento politico della nostra amministrazione, ancora troppo focalizzata in una elencazione elettorale di quello che ha intenzione di fare per lo sviluppo della nostra città, dimenticandosi forse di essere al governo da ormai 8 anni, una vera ‘epoca amministrativa’ che rimarrà alla storia per la sua concreta inconcludenza e per l’assenza di alcuna pianificazione strategica per lo sviluppo del nostro paese”. E’ quanto dichiarano i consiglieri comunali della Lega di Minturno Massimo Moni e Nicolò Graziano.
“Dal 2016 ad oggi – spiegano i due esponenti del Carroccio – infatti abbiamo passivamente assistito al progressivo sviluppo delle realtà viciniore mentre dalla nostra amministrazione, troppo impegnata a ripiegare i propri inadempimenti nella totale criminalizzazione del passato politico, la nostra comunità ha ricevuto e continua a ricevere opere di sviluppo quali fontane e pista ciclabile e condanne irreversibili per lo sviluppo del nostro territorio quali un impianto di essiccamento dei fanghi di più della metà della nostra provincia.
In 8 anni infatti non abbiamo notizia di alcuna pianificazione urbanistica per il nostro territorio, lettera morta infatti è rimasta la mozione presentata dal Consigliere Bembo e da noi condivisa circa la realizzazione di una nuova viabilità a marina di Minturno per la conseguente creazione di un campus scolastico, questo nonostante vi fosse già un progetto approvato dalle vecchie amministrazioni, così come nessuna notizia giunge dal concorso di idee per la realizzazione di una portualità sul Garigliano.
Lo sviluppo turistico della nostra città è stato improntato sul concetto della bandiera blu che, come confermato dal sindaco stesso, ha un costo di 91 mila euro davanti la mancata attuazione di alcun programma innovativo. Questa amministrazione si avvia alla conclusione senza aver offerto alcuno sviluppo per la nostra città”.
“Riteniamo – concludono – che la chiave di volta per lo sviluppo del nostro paese sia strettamente legata a due settori tra loro interconnessi, urbanistica per una pianificazione che incentivi lo sviluppo economico del territorio e turismo, due settori rimasti, come gli altri, legati alla mera pubblicizzazione di spot senza risultati concreti”.