Allerta generale per l’avvicinarsi della fine del mondo, c’è una ragione ben precisa per cui ci resterebbe poco tempo
Nel corso della storia, ci sono state diverse teorie su quando si sarebbe verificata o potrebbe verificarsi la fine del mondo. Teorie dalle più bislacche basate sulla numerologia o su altri tipi di segnali, ad altre maggiormente poggiate su presupposti scientifici.
Qualcuno forse ricorda come si ritenesse, secondo i Maya, che l’anno zero, quello in cui il pianeta sarebbe scomparso, avrebbe dovuto essere il 2012. Teorie simili però continuano a fiorire. Passando per lo più sotto silenzio, ma generando invece, in qualche caso, un po’ di legittima apprensione.
Uno degli ultimi allarmi in merito, infatti, sembrerebbe indicare che per la salute del pianeta ci siano seri rischi entro pochissimo tempo. Una allerta da non sottovalutare, vista la fonte da cui arriva. Non una semplice profezia, ma qualcosa di più.
Fine del mondo, la crisi esploderà nel 2026: sovrappopolazione e cambiamenti climatici oltre i livelli di guardia
Alcuni giorni fa è stato lanciato un avvertimento da uno scienziato, il fisico Heinz von Foerster. A suo parere, i problemi globali potrebbero presto raggiungere il loro culmine e dunque il punto di non ritorno.
Von Foerster, nello specifico, basa la sua analisi su modelli matematici complessi, che indicano innanzitutto il rischio di una crescita della popolazione ben oltre le capacità del pianeta. Alla sovrappopolazione incontrollata, che andrebbe dunque a superare i livelli di guardia, raggiungendo e sfondando quel limite che si riteneva già secoli addietro, nelle preoccupazioni dell’economista inglese Malthus, sarebbe stato prima o poi valicato, si aggiungerebbero quindi insicurezza alimentare, deforestazione e cambiamenti climatici.
La situazione, a dire di von Foerster, rischierebbe di diventare particolarmente critica. Delle misure per cercare di evitare di andare incontro al disastro ci sarebbero, ma bisognerebbe applicarle immediatamente, senza perdere ulteriore tempo. Due in particolare i suggerimenti del fisico: il controllo della crescita demografica e un approccio sostenibile all’utilizzo delle risorse del pianeta, che invece, di questo passo, sarebbero tutt’altro che infinite. Si tratta di segnali che probabilmente non possiamo più ignorare e che vanno presi molto seriamente, per evitare il collasso della vita sul pianeta così come la conosciamo. I progressi tecnologici da soli non potranno aiutarci per sempre.