Una ex concorrente del Grande Fratello deve fare i conti con una situazione un po’ particolare che riguarda un’accusa che sarebbe molto grave: cos’è successo
Il Grande Fratello si è concluso da qualche settimana e ha visto la vittoria di Jessica Morlacchi. Un’edizione molto lunga, che non ha dato grossi risultati dal punto di vista degli ascolti. Alfonso Signorini e gli autori hanno provato in tutti i modi a tornare ai fasti di un tempo, ma la sensazione è che il format sia invecchiato molto e anche le storie su cui hanno puntato non hanno entusiasmato il pubblico.
C’è una ex concorrente del Grande Fratello che sta vivendo un periodo un po’ particolare. Si tratta della modella Clizia Incorvaia, che sta avendo dei problemi con l’ex marito Francesco Sarcina. E’ in corso una battaglia dopo la denuncia da parte del cantante perché Clizia esporrebbe la figlia minorenne Nina sui social senza il suo consenso.
E’ arrivata la notizia che Clizia Incorvaia è stata rinviata a giudizio, come riferita da Repubblica, che ha riportato come la pm Alessia Miele stabilisca “in palese violazione degli impegni assunti in sede di separazione dall’ex coniuge Sarcina, con la diffusione di foto e video ritraenti la figlia Nina al fine di trarre profitto per sé e per altri”.
Clizia Incorvaia e Francesco Sarcina in una guerra legale
Il quotidiano ha parlato poi di un presunto SMS di Sarcina che parla alla Incorvaia di smettere di utilizzare la figlia, ma lei avrebbe risposto: “Campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, i vestiti etc”. Proprio il discorso del profitto è diventato argomento di discussione di una situazione molto particolare, destinata a durare ancora un bel po’. E non si è fatta attendere la risposta di Clizia.
Queste le sue parole a La Vita in Diretta riportate da Today.it: “Penso che i figli vadano lasciati fuori dalle dinamiche di ex coniugi. Ho imparato che un bravo genitore deve fare un passo indietro rispetto alla propria rabbia. A tutto ciò rispondo a mia figlia insegnandole l’amore”.
Prosegue dicendo: “Spero che non legga certe cose, perché chi agisce con rabbia non capisce che sta facendo del male alla mia piccola che ha 9 anni e magari lo legge già adesso, anche se non ha un telefono, qualcuno glielo riporta. Leggerà di questa battaglia mediatica, mediocre e becera e di bassissimo livello dai suoi genitori. E mi dispiace, mi dissocio”.
