Minturno / Tutte le poesie di Renato Filippelli, la presentazione al Castello Baronale

Cultura Minturno

MINTURNO – Sarà presentato sabato 25 luglio, alle ore 19, presso il Salone del Castello Baronale di Minturno, il libro “Tutte le poesie di Renato Filippelli“, a cura della figlia Fiammetta Filippelli e pubblicate a Roma da Gangemi Editore, in un volume di 528 pagine.

tutte le poesie renato filippelliIl programma prevede in apertura i saluti del sindaco di Minturno Paolo Graziano e l’introduzione della Prof.ssa Fiammetta Filippelli.

Presentano: Prof. Francesco D’Episcopo, Docente di Letteratura Italiana all’Università degli Studi “Federico II “ di Napoli; Prof. Giuseppe Limone, Docente Ordinario di Filosofia della Politica e del Diritto alla Seconda Università degli Studi di Napoli. Intervengono: Prof.ssa Carmen Moscariello ed il Prof. Enrico Bruno.

Nel corso della serata il maestro Leone Keith Tuccinardi, al pianoforte, e il maestro Carlo Recchia, al violino, eseguiranno brani musicali di Chopin, Albinoni, Piazzolla e Bacalov. Saranno proposte alcune liriche lette e registrate dallo stesso poeta Renato Filippelli, tratte dal CD accluso al libro. Seguirà il rinfresco. Ingresso libero.

IL LIBRO. L’opera raccoglie in un unico testo la produzione lirica complessiva del compianto Prof. Renato Filippelli, scandita nelle singole tappe di ciascuna raccolta, offrendo al lettore uno strumento di conoscenza e di interpretazione critica della poetica, alla luce della globale presentazione del percorso esistenziale e artistico. Il CD allegato contiene liriche scelte e recitate nel 2001 dallo stesso autore, con la collaborazione del maestro Mauro Niro, che ha composto le musiche di accompagnamento alla lettura. Filippelli amava recitare versi, e far cogliere la polisemia della parola poetica detta, per un possibile percorso di arricchimento dell’interpretazione affidata alla lettura silenziosa. La parola pensata si fa suono, respiro, sospensione, addirittura gesto implicito, nella comunicazione corporea con cui il suo autore intende trasmetterla, quasi a liberarla dalla fissità della scrittura.

Renato Filippelli
Renato Filippelli

GIUDIZI
La terra del Sud, gli affetti, la ricerca esistenziale, la spiritualità sono i principali temi di una produzione poetica fuori dai confini del suo tempo. Ora che ci viene offerta l’opera poetica nella sua interezza è l’occasione giusta per indurre qualche studioso di poesia religiosa contemporanea a studiare questi testi e a mettere in evidenza la statura di Filippelli poeta religioso. Statura considerevole, come, del resto, la sua statura di “poeta del Sud”, e anche di poeta tout court, senza attributi. Poeta non engagé, né sperimentale. Fedele soltanto a se stesso, alla propria vocazione poetica.
EMERICO GIACHERY

Siamo ben lungi dal trovarci di fronte a semplici suggestioni poetiche, ricamate o abbellite dalla ricercatezza dei versi, ma come lettori siamo resi pregnantemente partecipi di pensieri e di sentimenti fusi e coessenziati con l’esistenzialità e con la poesia. E questi sono, a pieno titolo, poesia ed è poesia la loro diretta ed immediata espressione. Entro ogni quadro poetico pulsa il travaglio dell’esistenza, vibrano le tensioni delle esperienze vissute, mentre i ricordi evocati non si riducono a soli episodi del passato, ma sono il respiro che alimenta continuamente, verrebbe da dire, le opere e i giorni. È un alimento che, attingendo sostanza alle radici profonde delle proprie origini – coincidenti per l’autore col profondo del sentire – parla delle stesse scaturigini dell’esistere e del senso delle relazioni dell’io con se stesso, con gli altri, col mondo.
GIULIO MARIO CHIODI

Poesia di “grande dignità letteraria” e “fedeltà a una alta tradizione novecentesca”.
ROMANO LUPERINI

La poesia di Filippelli ha una dimensione catartica e redentiva; la sua semantica si fa ontologia, misura dell’essere, e il suo messaggio si fa etica, criterio della libertà, in quell’apoteosi della speranza, che sa dire a Dio: “non domandarmi il prezzo del perdono”.
RAFFAELE NOGARO

Itinerario del concentrarsi di una vita in lampi di microstorie, questa poesia di Renato Filippelli è una meditazione sulla tragedia della morte e della vita: sulla memoria che resiste al dolore, sul dolore che resiste alla speranza. E sulla poesia, che, forse, resiste alla memoria del dolore se un testimone particolarissimo, il poeta, riesce a farne scrittura per la luce. Il poeta, questa strana creatura arresa alla misericordia come destino.
GIUSEPPE LIMONE

Filippelli ha una vena delicata ma ferma e assolutamente originale di poesia: un sentire del mondo pacato e doloroso, rassegnato e insieme vitale. Paesaggi e personaggi della sua opera sono simboli di questo suo patire e accettare – senza soggezione e senza iattanza – l’esistenza che sempre traspare bella nella malinconia in cui il poeta l’avvolge, rivivendola con forte potere di trasfigurazione lirica e immagini spesso folgoranti (…) una bella sorpresa, nel brusio di tanti, questa autentica voce di poeta, cui spetta un posto ragguardevole nella storia della lirica moderna.
MARIO SANSONE