FORMIA – “Sono trascorsi oramai quasi due mesi (era il 10 giugno) da quando il Sindaco decise di azzerare la Giunta Comunale per una verifica interna alla maggioranza. Una verifica non facile attesa la presenza di diversi “gruppi di pressione” e dell’esigenza di verificare le «condizioni per uno stare insieme diverso dal passato» (così SEL in data 16 giugno). Una verifica che si sarebbe poi risolta con la nomina di nuovi assessori (TREGLIA, COSTA e D’ANGIO) al posto di altri (SPERTINI, TALAMAS, D’ELIA e MASIELLO). Un cambio opportuno e necessario o soltanto un classico avvicendamento di facciata?” A chiederlo è il movimento politico “Un’Altra Città” di Formia.
Prosegue la nota: “A voler considerare che alcuni assessori, come il dott. SPERTINI (le cui dimissioni dall’incarico, precedente alla crisi, furono respinte dal Sindaco poiché era sicuro che «l’esito della vicenda aprirà un periodo di serenità e di rinnovato vigore nell’amministrazione della città»), o il dott. D’ELIA, pur essendo stati fortemente voluti dal Sindaco, avevano patito le spinte dei “gruppi di pressione” (il primo) e/o non avevano avuto un consenso unanime nella maggioranza (il secondo), si direbbe che si sia trattato di un cambio necessario, finalizzato a dare maggior stabilità e compattezza ad una compagine eterogenea ma compatta.
Ma se consideriamo che sul sito Ufficiale del Comune di Formia, ad oggi, gli assessori TALAMAS (alle Politiche Sociali), SPERTINI (al Bilancio e Personale), D’ELIA (alle Attività produttive) e MASIELLO (all’Urbanistica) risulterebbero ancora membri della Giunta Comunale, mentre (circostanza ben più grave), dopo quasi due mesi (e due consigli comunali), i nuovi assessori sono ancora senza delega, allora si può serenamente concludere che è stato un mero avvicendamento, una operazione di facciata, uno di quei restiling che cambiano l’aspetto esteriore per lasciare immutata la esigua sostanza!
Quale altro significato può darsi alla non necessità di attribuire le deleghe ai singoli assessori? Quale altro significato può avere l’esistenza di un governo e la contemporanea assenza di un’amministrazione delineata nei suoi ruoli più importanti? Forse che non è stato un grave monito a questa maggioranza l’aver lasciato la città in balia degli eventi in occasione delle feste patronali? Forse non è stato un grave monito il caos durante il consiglio comunale del 16/07 con esternazioni, a dir poco, colorite e significative di un consigliere sulla propria maggioranza?
E che dire del grande flop (o bufala) della Venezia-Montecarlo (di cui si potrebbe salvare – ma non per meriti dell’Amministrazione, quanto dell’artista!! – soltanto il concerto di Raf), e della presa di distanze dell’Assessore ZANGRILLO, allora assessore ai lavori pubblici, turismo e promozione del territorio ed Assessore senza delega?
Erano forse queste le auspicate diverse condizioni che SEL invocava per un rinnovato “stare insieme” in maggioranza?
A noi sembra che ci sia un esasperato e perenne stato di inerzia amministrativa di cui la città, sinceramente, non ha bisogno!
Lo stesso lassismo che impedisce di sapere a due anni di distanza chi ha autorizzato e per cosa la chiusura di una strada pubblica per una festa privata!
C’è però un argomento che ha la capacità di destare questa Amministrazione dallo stato di tranquillo e perenne torpore! Il P.R.G.! Detto strumento merita un discorso a parte.
Stranamente sul P.R.G.:
– si corre, almeno a sentire le dichiarazione («la strana e violenta accelerazione che è stata data alla fase di chiusura del Prg») di un sorpreso Avv. Giuseppe MASIELLO, ex assessore all’Urbanistica;
– si colgono le occasioni per accelerare (si veda lo strano e reiterato, ma infondato, collegamento tra il P.R.G. e l’omicidio PICCOLINO);
– e si deve stringere «perché con i problemi che sta attraversando Formia, mettere la città in sicurezza da appetiti poco trasparenti rappresenta un’assoluta priorità».
Quali siano gli appetiti che impongono di accelerare e che si concentrino sull’Acervara avremmo voluto fossero appalesati nell’ultimo consiglio comunale, visto che il Sindaco continua a legare a doppio nodo il P.R.G. a detti appetiti (poco trasparenti).
Avremmo voluto conoscerli, ora che sono noti i nomi dei proprietari e che detti nomi, almeno in apparenza, non sembrano collegabili a strani appetiti.
Avremmo voluto conoscerli questi appetiti perché il Sindaco ce lo aveva già preannunciato «quando sarà il momento, …» andremo a «leggere quali sono le aree interessate e, soprattutto, quali i proprietari» (così il Sindaco in conferenza stampa il 22/06/2015).
Come avremmo gradito una formale smentita (ad oggi, salvo errore, non pervenuta) sulla notizia di incontri del Sindaco con i costruttori che dovrebbero occuparsi dell’edificazione della ex Salid e della Ex D’Agostino. Come vorremmo sapere, se detti incontri vi sono stati, il perché degli stessi con un iter del P.R.G. ancora allo stato embrionale.
L’avremmo gradito qualche chiarimento perché, a questo punto, incominciamo a non comprendere più se ci siano, quali siano, dove siano e soprattutto di chi siano gli appetiti poco trasparenti sul P.R.G. Ma qui si ritorna in una volontaria e perseverante inerzia, anche se solo comunicativa.
Orbene – conclude la nota – la città non ha bisogno di accelerazioni e strattoni su alcuni argomenti, e di letargo e torpore su altri. La città ha bisogno di essere amministrata, bene, e non governata”.