Formia – “Non chiamatelo piano urbano del traffico ma piano della mobilità”. È categorico il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo che insieme all’assessore Claudio Marciano si accingono a portare in autunno in consiglio comunale un assetto viario rivoluzionario, con cambio di sensi di marcia, rotonde, piste ciclabili, interramenti di tratti della flacca e soprattutto la “Pedemontana leggera”. Le slide presentate ieri sera a conclusione della Festa del Partito Democratico di Formia e del giornale “l’Unità”, dall’ingegner Marcello Di Marco mostrano un percorso di 14,3 chilometri, con solo 800 metri in galleria nella zona di Santa Maria della Noce, al posto dei circa 6 km previsti dal precedente progetto della giunta Forte.
“Quel progetto non è più possibile – ha spiegato il sindaco Sandro Bartolomeo – perchè l’Anas si è schierata contro lunghi tracciati in galleria, in quanto I costi di manutenzione sono elevatissimi. Oggi, grazie al nostro concittadino D’Angelis, sottosegretario per un periodo al ministero, abbiamo a disposizione 162 milioni di euro. Agli inizi degli anni duemila avevamo 180 miliardi di lire, ma poi la giunta Forte annullò il progetto già in fase di appalto per sostituirlo con uno faraonico a quattro corsie. Come è andata a finire è noto a tutti”. La nuova pedemontana è classificata come strada extraurbana di categoria “C”, con una carreggiata di 10,5 metri e dunque costi molto ridotti. L’ingresso è previsto a Penitro, l’uscita in località Piroli, vicino ai 25 Ponti. L’intenzione è quella di collegarla con la strada consortile. I residenti a Formia possiedono attualmente circa 23.000 auto su un totale di 36.000 abitanti.
Rispetto agli anni sessanta le macchine sono aumentate di 7 volte, rispetto alle 4 di Gaeta. L’offerta dei tre parcheggi multipiano, insieme ai parcheggi privati risulta ampiamente sufficiente a soddisfare la domanda di posti auto. Per questo l’assessore Marciano pensa ad una via Vitruvio a senso unico da Largo Paone alle Poste a salire e da Via Felice Tonetti alle poste a scendere, con marciapiedi raddoppiati come impongono gli standard minimi urbanistici di un centro cittadino.
Il piano, che prevede tra l’altro l’interramento di un tratto di Flacca (con la demolizione di una parte del ponte Tallini) ed una grande rotonda in via De Gasperi, sarà discusso su un apposito sito internet on line a fine Agosto, per poi passare all’adozione. A breve sarà realizzata invece una rotonda “sperimentale” ad Acqualonga, luogo di molti incidenti. In autunno partirà invece la gara d’appalto per il sovrappasso pedonale che collegherà piazza Vittoria con il porto.
“Dobbiamo favorire la ‘mobilità debole’ – ha detto Claudio Marciano – il Comune di Formia ha a disposizione ogni anno 200.000 euro per la mobilità sostenibile, ricavati dagli introiti dei parcheggi. Non so cosa ci abbia fatto l’amministrazione comunale precedente, non sono riuscito a capirlo”. Il progetto prevede di restringere subito la Flacca con dei jersey in cemento dai semafori di Vindicio (dove è prevista un’altra rotonda) fino al centro di Formia. Analoga scelta per Gianola.
Ha coordinato il dibattito Giancarlo De Filippo (Settore Urbanistico Pd), mentre invece ad Erminia Cicione (coordinamento Pd) è toccato tirare le fila dei molti argomenti trattati. I confronti erano stati aperti venerdì dal segretario della federazione provinciale del Pd Salvatore La Penna che aveva fatto “Il punto sulla sicurezza nel Basso Lazio” insieme ad Andrea Cannavale (Osservatorio comunale per la legalità e la lotta alla mafia) e Giampiero Cioffredi (presidente dell’osservatorio regionale).
Era poi seguita poi la presentazione del libro “Giocati d’azzardo – Mafie, illusioni e nuove povertà” a cura dell’autrice Maria Cristina Perilli con la partecipazione del sottosegretario all’Economia e Finanze Pierpaolo Baretta ed il coordinamento di Raffaele Vallefuoco (Giovani Democratici) e Patrizia Menanno (delegata alla Legalità del Comune di Formia). Sabato invece Francesco Carta (coordinatore circolo Pd Diana Piancastelli) ed Erminio Di Nora (Fondazione Vassallo) e gli onorevoli Guido Milana (consigliere ministro Politiche Agricole) e Maria Teresa Amici (sottosegretario alla presidenza del consiglio per le riforme costituzionali) avevano discusso sul piano regolatore del mare, supportati dai consiglieri comunali di Formia Gennaro Ciaramella, Ernesto Schiano e Loredana D’Urso.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.