MINTURNO – “Scoprì una notte la luna – Romanzo, diario d’artista, raccolta di frammenti di un’anima”, è questo il titolo del libro scritto da Tamara Colacicco che sarà presentato martedì 11 agosto alle ore 18.30 nella Sala Consiliare del Comune di Minturno.
Tamara Colacicco è di Minturno, ma da anni vive facendo la spola tra Milano e il Regno Unito. Laureatasi in Filologia Moderna all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha sostenuto il dottorato di ricerca all’Università di Reading, oltre Manica, dove attualmente insegna (nelle classifiche del Times l’ateneo di Reading appare sempre nei primi dieci posti per la ricerca e tra le 200 migliori università al mondo).
L’evento, patrocinato dal comune di Minturno e dalle Università di Reading e Federico II di Napoli, vedrà i saluti del consigliere comunale Gerardo Stefanelli, a cui seguiranno gli interventi dell’autrice e della prof.ssa Giuseppina Scognamiglio.
Come la Colacicco stessa racconta nell’introduzione del romanzo, esso ha avuto una genesi articolata e complessa. I suoi primissimi appunti risalgono agli inizi del 2009, ma hanno conosciuto molteplici rivisitazioni e adattamenti. Pur rientrando nella sfera della narrativa, questo libro ricorre ad un apparato bibliografico, tipico strumento della saggistica e della scrittura analitica a carattere scientifico, ed è molto debitore del volume di ricerca della professoressa Colacicco “Strade e volti della propaganda estera fascista: la diffusione dell’italiano in Gran Bretagna, 1921/1940”, redatto nello stesso periodo.
Sono due volumi separati ma legati, l’uno non può prescindere dall’altro, come confermano le sue stesse parole “Il libro rappresenta il volto creativo ed artistico della mia tesi dottorale”. “Scoprì una notte la luna” è un libro che ha il preciso scopo di andare ‘controcorrente’ e lanciare sfide e messaggi importanti che si contrappongono ai tanti prodotti editoriali che troppo spesso non hanno nessuna veridicità scientifica.
La Colacicco punta così ad appassionare il lettore con un lessico diverso e ricercato, che rispecchia un tipo di stilistica e tematica più raffinate. Una sfida, quindi, per dimostrare che il mestiere dello scrittore, nel senso più profondo e tradizionale immaginabile, è ancora possibile.
“Per la stesura di questo mio secondo libro mi sono ispirata a due modelli per me imprescindibili, Pirandello e Bergson: il primo per la verve geniale, il secondo per il diverso concetto del tempo, quello del vissuto reale” spiega l’autrice.
“Scoprì una notte la luna” edito da Monetti e Ragusa Editore di Napoli, è stato inoltre selezionato per la 53^ edizione del Premio Campiello. Per l’occasione della presentazione del libro sarà anche allestita un’esposizione pittorica di alcune tele dell’artista Adelchi De Filippo.
L’evento è aperto a tutti.
Gisella Calabrese
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