MINTURNO – Quello di domani sera sarà un appuntamento importante per capire se l’attuale maggioranza di governo avrà i numeri per proseguire e lanciare un segnale al sindaco Paolo Graziano che ha rassegnato le dimissioni lo scorso 11 agosto.
Dopo la nota stampa rilasciata dal consigliere comunale del Partito Democratico di Minturno, Gerardo Stefanelli, anche altri due consiglieri dell’opposizione consiliare dicono la loro sul consiglio comunale di domani, Giuseppe Tomao e Raffaele Chianese, che affidano le loro riflessioni sul proprio profilo Facebook.
“Domani – scrive Giuseppe Tomao – sarà un consiglio comunale particolare ed eccezionale, perché non è mai accaduto nella storia del nostro paese, almeno per quello che io possa ricordare o sapere, che l’approvazione del Bilancio di Previsione possa esservi senza la presenza del Sindaco, in quanto dimissionario. Una pagina triste e grigia della ‘Politica Locale’. Tra le tante considerazioni che leggo, le tante ipotesi e strategie dell’ultima ora, una sola è la giusta consapevolezza: Minturno e ogni sua frazione non meritano lo stato di abbandono generale degli ultimi giorni. Da amministratori, responsabili e irresponsabili, in questi casi, dovremmo anche mettere in conto di perdere la ‘poltrona’, perché se servisse a preservare quel che resta della dignità di un paese e di una comunità, credo che, stanotte, più di qualcuno debba riflettere a lungo sul proprio cuscino, io sicuramente dormirò perché amo sognare”.
Da parte sua, Raffaele Chianese senza messi termini dice “tutti a casa e nuove elezioni” e annuncia la sua assenza all’assise civica di domani sera: “Con il massimo rispetto per il Tuel e il Prefetto, la cui comunicazione dal Tuel deriva, io ribadisco che ho già chiaramente detto in consiglio che il bilancio che presentavano era falso, perché i Revisori avevano certificato e sottoscritto la non quantificazione dei debiti fuori bilancio. Non intendo dare neanche la minima illusione e parvenza di legittimità a questa amministrazione e lo farò, per me, con la mia non presenza alla farsa di domani sera. Ritengo questa una posizione politica chiara e precisa: il Sindaco si è dimesso, il consiglio lo ritengo di fatto sciolto. Tutti a casa e nuove elezioni. La posizione di altri consiglieri è diversa? Ne hanno tutto il diritto: per fortuna non esiste vincolo di mandato”.
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