GAETA – E’ in piena attività il cantiere aperto per l’esecuzione dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della facciata della chiesa di Santi Cosma e Damiano Vecchia. Un intervento che segue quello già realizzato, nei mesi scorsi, nella chiesa di SS. Cosma e Damiano Nuova, detta degli Scalzi, e che ha riguardato il restauro ed il ripristino funzionale dell’antico orologio presente sul campanile.
L’Amministrazione Comunale, con apposite determine dirigenziali, ha concesso la somma di oltre 50.000 euro, per contribuire alla realizzazione dei suddetti lavori, programmati dall’Arcidiocesi di Gaeta, finalizzati alla manutenzione ed alla riqualificazione dei monumenti religiosi, di proprietà comunale, che hanno anche un valore storico e/o architettonico.
“Opere molto attese dai fedeli, in particolare dai residenti del borgo “Il Castello” e del quartiere di Porto Salvo – tiene a sottolineare il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano – che vedono il sostegno della nostra Amministrazione Comunale, impegnata, in modo incisivo, nella tutela e conservazione del patrimonio storico – artistico della città di Gaeta. E’ costante la nostra attenzione verso i monumenti locali testimonianza di un importante passato, segni tangibili di tradizioni secolari. La loro cura significa non solo dare valore alla memoria storica e popolare che essi rappresentano, ma anche intervenire sul decoro urbano – architettonico, contribuire ad accrescere la bellezza della nostra città, migliorandone l’accoglienza e la vivibilità “.
L’intervento in corso alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano Vecchia, ad opera della ditta aggiudicataria, Impresa Edile Idraulica Stradale Gianfranco Molinaro S.r.l. di Lenola, restituirà alle facciate dell’antico edificio lo splendore del passato.
Le origini della chiesa di SS. Cosma e Damiano Vecchia risalgono al IX -X secolo. La memoria più antica della chiesa è del 997, quando il vescovo Bernardo, figlio del Duca di Gaeta, diede l’incarico di ricostruire il sacro edificio dopo la distruzione avvenuta forse nell’844, ad opera dei Saraceni. La prima costruzione si trovava probabilmente al livello degli attuali vani sottostanti, adibiti più tardi a sepolture. La chiesa nel Cinquecento subì delle trasformazioni strutturali fino ad assumere la conformazione tardo barocca nel ‘700 con l’aggiunta sulla facciata del monumentale portale in pietra. Nel 1939 venne aggiunta una cappella sul fianco destro dell’area presbiteriale. Durante la guerra fu gravemente danneggiata. La struttura attuale è, dunque, frutto della ricostruzione post bellica avvenuta negli anni ’50.
La chiesa ha oggi due sole campate, ad arco acuto, con coperture a crociera ed un pavimento a piastrelle. L’esterno concepito con estrema linearità è ornato da un monumentale portale in pietra recante un’ iscrizione dedicatoria del 1749. Sul fianco destro della facciata si innesta un campaniletto ottocentesco. Nel suo interno vi è un pregevole fonte battesimale in pietra risalente al 1591.
(Foto copertina: Maria Vaudo)