CASSINO – Sequestri per oltre 500mila euro nei confronti dell’ex Abate di Montecassino, Pietro Vittorelli, e del fratello Massimo, da parte della Guardia di Finanza di Roma. Secondo quanto si apprende, l’alto prelato si sarebbe impossessato di questa ingente somma prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’Abbazia.
Il sequestro “per equivalente” è stato disposto dal Gip del Tribunale di Roma Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro ed è eseguito da militari del nucleo speciale di polizia valutaria delle Fiamme Gialle.
Secondo la Procura, l’ex abate Vittorelli – successore di Fabio Bernardo D’Onorio, oggi Arcivescovo di Gaeta – che risulta indagato e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell’Abbazia, si sarebbe indebitamente appropriato del denaro (per oltre mezzo milione di euro) destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli.
Gli importi sottratti – sempre secondo l’accusa – sarebbero stati riciclati in varie tranche attraverso passaggi su vari conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, per poi tornare nella disponibilità del prelato.
Dom Pietro Vittorelli, oggi Abate emerito, era stato ricoverato nel giugno 2012 all’ospedale Gemelli per una crisi cardiaca. Nel 2013 si era dimesso come Papa Bendetto XVI dall’incarico “a vita” per motivi di salute direttamente nelle mani di Papa Francesco. Era in carica dal 25 ottobre del 2007.
Con l’arrivo di Papa Francesco l’abbazia ha subito una vera e propria rivoluzione ed ha vissuto momenti difficili con una sorta di ispezione interna scaturita proprio dal sospetto di ammanchi di notevole entità. Lo scorso anno con la nomina di dom Donato Ogliari il “faro della cristianità in Europa” ha ripreso ad essere fulcro di cultura e punto di riferimento non solo per i fedeli ma anche per le migliaia di turisti che ogni mese la visitano. La rivoluzione di Papa Francesco ha portato anche all’accorpamento delle Diocesi di Cassino e Sora e alla nuova gestione della Caritas.