MARANOLA – “Suor Ambrogina di San Carlo ancora è presente a Maranola, nel cuore delle persone che l’hanno conosciuta ed in quello delle suore che operano nel paese. Ogni volta che la si studia, si scopre qualcosa in più su come vivere la nostra vita”.
Queste le parole di Don Gennaro Petruccelli, giovane parroco di Maranola, nel suo intervento al convegno sulla suora, sabato scorso 21 novembre 2015 presso la Chiesa dell’ Annunziata, a cura delle suore di Gesù Redentore.
Don Gennaro è stato proprio il primo relatore ad essere introdotto dal professore Jan Mikrut.
Il suo compito è stato quello di delineare l’ambiente religioso nel quale nacque la vocazione di Suor Ambrogina, al secolo Filomena D’Urso.
“Siamo agli inzi del XX secolo – ha affermato il sacerdote – quando a Maranola, paese molto staccato da Formia, Suor Ambrogina si muove tra la canonica, luogo voluto da monsignor Ruggiero, affinchè i maranolesi vivessero la loro esperienza di fede, e la casa delle suore. Due le devozioni: San Michele e San Antonio”.
A seguire c’è stato l’intervento di Suor Paola Moschetti su “Amore e sofferenza un circolo che non si chiude”. Secondo la Moschetti: “Soffrire fa parte della vita, occorre soffrire per arrivare alla santità. La sofferenza, per comprenderla, va accettata, non bisogna pensarla, come diceva S. Agostino, come la peggiore delle disgrazie”.
A controbattere al pensiero di Suor Paola il professore Francesco Asti, secondo il quale “Bisogna entrare nell’amore per comprendere il sacrificio ed il dolore”.
Asti si è poi soffermato sull’ “isterismo” di Suor Ambrogina ed ha sottolineato che la suora era stabile psicologicamente, aveva tante malattie che cercava di superare in nome del Signore e che, in un certo senso, era una “vittima” della Superiora del tempo Suor Rosaide, la quale aveva nascosto molte cose.
Il professore Asti ha concluso invitando a far conoscere di più la figura di questa suora perché solo così è possibile apprezzare il suo pensiero mistico – spirituale.
A concludere il convegno il professore Ottavio De Bertolis e la dott.ssa Giovanna Brizi: l’uno ha illustrato il Sacro Cuore, attraverso i passi biblici; l’altra ha dato un aggiornamento dell’iter della causa.
Quest’ultima ha sottolineato che i presupposti, affinché il processo vada avanti ci sono tutti ed il prossimo passo é la venerabilità.
Non ha fatto mancare il suo saluto l’Arcivescovo di Gaeta Monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, plaudendo a questo tipo di eventi, soprattutto se si tratta di parlare di una personalità come quella di Suor Ambrogina: una suora dalla personalità forte e che ha amato il Signore sul serio.
Il convegno si è interrotto alle ore 13.00 e ripreso alle 15.00 con la conclusione di una solenne celebrazione eucaristica.