SANTI COSMA E DAMIANO – Ieri sera un incontro positivo fra Associazione Caponnetto e amministrazione comunale di Santi Cosma e Damiano, cittadina laziale al confine con la Campania, organizzato dal Meetup MoVimento 5 Stelle locale sul problema degli Osservatori comunali contro la criminalità. Di seguito la nota.
Latina, terra di camorra. E di n’ndrangheta ! “Noi portiamo la nominata e da voi si fanno i fatti”, sentiamo sempre gli amici campani della Caponnetto dire a quelli del Lazio e della provincia di Latina in particolare. La camorra l’ha scelta come la “zona franca” nella quale, impunita, può fare il bello ed il cattivo tempo. Debbono sempre intervenire i corpi speciali, la DIA, il Gico, il ROS e così via, da fuori provincia, per scovarle e perseguirle. Ma essi stanno lontani, a 100 chilometri di distanza, a Roma o Napoli e non dispongono di strutture locali che possano supportarli e così talvolta qualcosa sfugge, come é capitato, ad esempio, a Fondi dove noi abbiamo individuato e segnalato la presenza di soggetti presumibilmente legati ad un clan del quale non si era mai parlato. Da Latina non parte nemmeno una sola “interdittiva antimafia” e questo la dice tutta su come funzionano le istituzioni locali.
Questo è il quadro generale, un quadro che ha relegato l’area pontina ad una condizione di sottosviluppo e di degrado davvero allarmanti e che la privano di qualunque speranza e prospettiva di crescita sia sul piano economico che culturale e sociale. In virtù del vecchio detto che recita: ”In un territorio dominato dalla mafia non c’è foglia che si muova che la mafia non voglia”!
Abbiamo voluto prendere il toro per le corna e tentare di fare qualcosa di concreto per risollevarla dalla palude fetida nella quale una classe dirigente cieca e retrograda l’ha spinta approfittando anche di quello stato tipico delle società disomogenee, frammentate ed apatiche, non abituate alle rivolte culturali e politiche. La stagnazione più assoluta che si accompagna sempre alla conservazione dello statu quo, alla rinuncia a qualsiasi prospettiva di crescita.
Morale, intellettuale, economica, politica ed istituzionale.
Uno degli strumenti per uscire dalla palude lo abbiamo individuato negli Osservatori comunali contro la criminalità.
Ma ben fatti e ben congegnati, così come proponiamo noi sul cui Regolamento abbiamo lavorato più di un anno, confrontandoci e discutendo all’infinito.
Lo abbiamo prima proposto a Formia e siamo andati subito verso il fallimento perché “a Latina” qualcuno avrebbe affermato: ”e che vogliamo costituire un doppione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico”? Che c’entrano i magistrati e i rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine negli Osservatori? Non siamo stati in grado di farci dire “chi” sarebbe questo “qualcuno” perché avremmo voluto tanto incontrarlo per guardarlo negli occhi e fargli così comprendere tutta la nostra disapprovazione ed il nostro sdegno. Noi siamo persone educate e non siamo abituate a sputare in faccia alla gente che non vuole capire o non capisce l’importanza e la valenza dei nostri atti e delle nostre proposte.
La richiesta dell’Associazione Caponnetto di inserire fra i membri degli Osservatori i magistrati, non solo quello della Procura ordinaria ma anche quello della DDA, ed i comandanti provinciali tende a creare quella sinergia fra antimafia “sociale” e quella “istituzionale” che è la conditio sine qua non per avviare un’azione efficace contro il crimine organizzato. Senza questa sinergia, come faceva giustamente notare Paolo Borsellino, non si va da nessuna parte. Questo è l’obiettivo della nostra proposta. Ma non solo. La presenza anche dei comandanti provinciali, insieme ai Magistrati inquirenti, servirebbe a vivificare in loco quelle attività investigative che non si sono finora viste a causa della carenza, forse, di risorse, ma anche di specializzazione e professionalità in materia di lotta alle mafie. Una serie di effetti a caduta che avrebbe potuto mettere fine a quell’obbrobrio rappresentato dalla necessità di richiedere interventi sempre dall’esterno.
Dobbiamo dire, per onestà intellettuale, che abbiamo trovato nel Vice Sindaco Vincenzo Petruccelli di San Cosma e Damiano un’attenzione ed un interesse che ci fa cautamente sperare in un esito positivo. Questo, sempre che non ricompaia “qualcuno” che si intrometta per sabotare il tutto.
Restiamo in vigile attesa. Intanto riteniamo doveroso ringraziare gli amici del Meetup MoVimento 5 Selle di Santi Cosma e Damiano per l’iniziativa da loro assunta per creare questo incontro-confronto ed ai ringraziamenti fraterni aggiungiamo il nostro più vivo plauso.