FONDI – Il Liceo Pacinotti di Fondi è stato occupato questa mattina dagli studenti, che stanno protestando con autogestione contro il decreto di dimensionamento scolastico deciso dalla Provincia di Latina. Di seguito il documento redatto dagli studenti.
Secondo le linee guida per la programmazione della rete scolastica della regione Lazio, “le istituzioni scolastiche devono avere di norma un numero di alunni, consolidato e prevedibilmente stabile almeno per un quinquennio, compreso tra 600 e 1200, con media regionale tendenzialmente di 900 alunni.”, condizione soddisfatta a pieno nell’istituto ITT A. Pacinotti, a differenza delle altre due scuole superiori di secondo grado presenti nel comune di Fondi, ovvero il Liceo Classico P. Gobetti e l’ITC L. de Libero, le quali-essendo sottodimensionate- necessitano di un accorpamento per non essere soppresse.
Per l’art 4 del DPR 233/98 “agli enti locali è attribuita ogni competenza in materia di soppressione, istituzione, trasferimento di sedi, plessi, unità delle istituzioni scolastiche che abbiano ottenuto la personalità giuridica e l’autonomia. Tale competenza è esercitata su proposta e comunque previa intesa con le istituzioni scolastiche interessate.”. Ciò vuol dire che gli istituti devono proporre un programma di dimensionamento e sarà poi compito degli enti visionarlo ed eventualmente approvarlo.
L’ ITT A. Pacinotti, pur rientrando perfettamente nei parametri di autonomia, ha avanzato per l’anno 2016/2017 la proposta di costituire un polo unico IIS avente due sedi:
• una in via Appia lato Itri, la quale continuerebbe ad ospitare l’istituto Tecnico Industriale e il Liceo delle Scienze Applicate;
• l’altra in via S. Magno, nella quale andrebbero collocati l’ITC L. de Libero e il Liceo Classico P. Gobetti: la sede in questione, infatti, dispone di un numero sufficiente di aule attualmente vuote per poter ospitare tutte le classi del liceo.
Tale ipotesi prevede un superamento del limite massimo di 1200 alunni per istituzione, ciononostante sulla base delle linee guida sopracitate “il numero di alunni può essere superato con motivazione specifica in presenza di particolari situazioni logistiche, strutturali e, nelle aree ad alta densità demografica, con particolare riguardo agli istituti di istruzione secondaria che richiedano beni strutturali, laboratori ed officine di alto valore artistico o tecnologico” di cui, infatti, gode l’ITT .
Tuttavia il Comune di Fondi, il quale tra l’altro non è competente della formulazione di proposte di dimensionamento scolastico riguardanti le scuole superiori di secondo grado, ha deliberato l’istituzione di due poli:
• uno Tecnico composto dall’istituto Tecnico Industriale A. Pacinotti e dall’istituto Tecnico Commerciale L. de Libero, con ubicazione della sede in Via S. Magno;
• uno composto dal Liceo Scientifico delle Scienze Applicate e dal Liceo Classico P. Gobetti con ubicazione della sede in via Appia lato Itri.
Considerate però le enormi spese che richiederebbe lo spostamento dell’istituto Tecnico Industriale, in quanto esso predispone di numerosi laboratori, e l’impossibilità di collocare lo stesso nella sede in Via S. magno, in quanto il numero di aule a disposizione non è sufficiente ad ospitare tutte le classi e i laboratori in questione, la provincia di Latina ha così riformulato la proposta avanzata dal Comune: costituzione di:
• un Polo liceale, con riorganizzazione del Liceo Classico P. Gobetti con gli indirizzi attualmente funzionanti e introduzione dell’indirizzo Liceo delle Scienze Applicate e trasferimento del nuovo istituto in sede Via S. Magno;
• un Polo Tecnico, con unificazione dell’istituto ITIS A. Pacinotti e dell’istituto ITC L. de Libero presso la sede in Via Appia lato Itri.
L’ITT A. Pacinotti esprime un radicale dissenso nei confronti di tale disegno in quanto:
• esso prevede lo smembramento e la soppressione dell’attuale ITT A. Pacinotti, violando quindi il decreto citato inizialmente secondo cui le scuole aventi più di 600 iscritti godono di autonomia e non devono essere citate nella questione del dimensionamento scolastico, se non sotto richiesta delle stesse;
• il numero di classi del Liceo delle Scienze Applicate è nettamente inferiore a quello delle classi dell’ITC L. de Libero, dunque la sede in via Appia lato Itri non dispone di aule sufficienti ad ospitare tutti gli iscritti dell’ITC: in questo modo la sicurezza dell’edificio verrebbe meno;
• L’ITT consente agli alunni del Liceo delle Scienze Applicate di sfruttare i laboratori di cui dispone il Tecnico, dunque di incrementare la didattica e di affiancare ad uno studio tendenzialmente teorico un’applicazione pratica, possibilità che verrebbe a mancare in caso di smembramento perché i laboratori e gli insegnanti tecnico pratici sono previsti solo per gli istituti tecnici e non per i licei. È infatti molto ricorrente l’accorpamento delle due istituzioni: si consideri che attualmente in Italia ci sono circa 1800 ITT(Istituto Tecnico Tecnologico) , mentre sono pochissimi i Poli Liceali in quanto scarseggiano i “punti di contatto” fra il Liceo Classico e il Liceo Scientifico;
• Molti docenti risentirebbero dello smembramento, infatti i titolari di classi di concorso atipiche non troverebbero un’adatta collocazione nella ridefinizione dei poli e sarebbero obbligatoriamente sottoposti a trasferimento. Lo stesso avverrebbe per alcuni componenti del personale ATA.
Preso atto di ciò, l’ITT ritiene doveroso e giusto che il piano di dimensionamento scolastico previsto per le scuole superiori di secondo grado del comune di Fondi venga rivisitato e riformulato così da garantire una situazione agiata per ogni istituto nel rispetto di tutti e a discapito di nessuno, e si impegnerà affinché questo avvenga.