FROSINONE – Sarà inaugurata il prossimo 8 gennaio, alle ore 11.30, presso il Palazzo della Provincia di Frosinone, la mostra sul lavoro di ricerca effettuato su “Storie di Confine. Il Fiume Liri: Un confine millenario tra Stato Pontificio e Regno di Napoli”.
Si tratta dell’atto conclusivo di un progetto articolato condotto dalla Provincia di Frosinone per far luce su un elemento estremamente importante sotto il profilo storico e culturale del nostro territorio.
Si comprenderà, infatti, come la vastità del tema, la scarsa bibliografia in materia, la pluralità degli approcci scientifici e la necessità di divulgare i risultati della ricerca scientifica rendendone ampiamente ed immediatamente fruibili i contenuti, abbiano comportato una serie di azioni.
Il progetto è stato infatti articolato in più fasi: ricerca e studio della documentazione archivistica e bibliografica conservata presso gli archivi storici, le biblioteche e gli istituti culturali presenti nel territorio. Hanno lavorato sui temi prescelti i seguenti istituti ed intellettuali; organizzazione e realizzazione di un convegno sul tema “Storie di confine” con la presentazione dei risultati delle ricerche, tenutosi a dicembre 2013 presso il salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone; stampa degli atti del convegno e allestimento ed organizzazione di una mostra di sintesi del lavoro di ricerca costituita da 22 pannelli che sarà inaugurata l’8 gennaio. L’ultima fase riguarderà la circuitazione della mostra che, nelle sue prime tappe, vedrà l’allestimento in Cassino, Sora e Anagni.
La ricerca condotta sul tema del confine costituisce un’occasione utile per confrontarsi e rilanciare sul tema dell’uso delle fonti documentarie locali (archivi storici, sezioni di storia locale presso le biblioteche, etc), sulla loro organizzazione e fruizione, sui laboratori didattici e sugli studi territoriali. Il tema del confine, inoltre, rinvia ad una storia millenaria e costituisce uno strumento utile per riflettere sui meccanismi identitari, campo tutto da esplorare in zona, pertanto gli archivi storici e le biblioteche assumono un ruolo strategico all’interno di questo contesto.