MINTURNO – Nonostante il secco diniego del consiglio comunale del 27 luglio scorso alla realizzazione dell’impianto di mitilicoltura al largo di Monte d’Oro, l’iter procedurale è andato avanti e sarebbe addirittura alle battute finali, avendo ottenuto le autorizzazioni regionali. Insomma, sembra quanto mai concreta l’installazione dell’impianto. Il commissario prefettizio Bruno Strati ha già inviato una nota alla Regione Lazio, ribadendo il no del Comune di Minturno, come già avvenuto in consiglio comunale. Contro l’impianto di mitilicoltura c’era stata anche una manifestazione di protesta da parte delle associazioni locali.
Sul caso si è immediatamente attivato il candidato a sindaco Gerardo Stefanelli – che tra l’altro poco più di un mese fa aveva già inviato una lettera al commissario Strati affinché ponesse attenzione alla questione – il quale ha contattato il segretario provinciale del Partito Democratico Salvatore La Penna per convocare tutti i circoli del sud pontino. Pronta la risposta: è stata indetta una riunione già per la giornata di domani, martedì 26 gennaio, alle ore 17,30 presso la sede del circolo PD “Piancastelli” di Formia per discutere sulle possibili autorizzazioni per impianti di mitilicoltura nell’area del golfo.
Come si ricorderà, a luglio scorso la Regione Lazio aveva dato il placet ad un impianto di allevamento di mitili davanti a Monte D’Oro, proposta avanzata dalla società cooperativa “La Marea” di Bacoli, in provincia di Napoli, che ha anche un impianto di itticoltura a Gaeta. L’impianto sarà posizionato davanti alla Grotta Azzurra e avrà un’estensione di circa 305mila metri quadrati, ovvero quattro volte l’area Sieci, estesi in lunghezza davanti al litorale per 1 chilometro. Secondo le coordinate contenute nel documento, sarà distante 2 chilometri e 400 metri dalla costa rocciosa. Una struttura che sarebbe altamente impattante sullo skyline del litorale scaurese oltre alle conseguenze sullo stato di salute delle acque marine.
Giuseppe Mallozzi