FORMIA – Il 30 Gennaio dalle 17:00 all’interno dei Criptoportici romani nei sotterranei della Villa Comunale di Formia si svolgerà “Asylum”, un evento pressoché unico nel suo genere, questo mira a coniugare artisti emergenti in ambito fotografico e pittorico (prossimamente anche scultoreo) con aspetti più contemporanei dell’arte come videoproiezioni, installazioni e musica elettronica; questo binomio apparentemente contrastante tra architetture antiche risalenti ad epoca romana ed arti classiche come la pittura mescolate con nuove forme artistiche digitali crea invece un’atmosfera unica nel suo genere, misteriosa, magica.
L’idea è nata dall’intraprendenza di Ivan Sacchetta, sempre alla ricerca di nuove frontiere in ambito di Event Planning e dall’esperienza e la perizia tecnica di Angelo Macaione capace di trasformare la sua visione in qualcosa di reale.
Il nome Asylum viene da un termine originariamente greco (ασυλοσ) che indicava i luoghi che era proibito saccheggiare e vandalizzare in tempi di guerra, successivamente la parola è approdata nel mondo romano dove ha assunto più specificatamente il termine di luogo inviolabile, un rifugio.
Questo 30 Gennaio tra le schiere degli espositori ci saranno Sandrino Ulleri, un visionario illustratore e fotografo cagliaritano cresciuto negli stimolanti ambienti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Francesco De Quattro, fotografo originario di Napoli specializzato in racconto fotografico e reportage e Gabriele Forcina, un giovanissimo ma brillante fotografo originario di Formia.
L’esposizione sarà accompagnata da proiezioni e ed allestimenti curati da Angelo Macaione mentre le selezioni musicali saranno ad opera di Gigi Galli e DNoiZe (al secolo Davide Missoni). La vera peculiarità è che ogni serata ho un tema di fondo, il precedente evento del 30 Dicembre dell’anno scorso aveva come topic il labirinto come metafora dei nostri processi mentali mentre questo secondo episodio, vista la vicinanza col Carnevale, avrà il nome di “Persona”, termine latino per indicare le maschere che sono lo strumento attraverso cui nelle ere e nei vari continenti hanno risposto alla necessità dell’uomo di trasformare o dissimulare la propria identità.