MINTURNO – “Dopo il danno anche la beffa. Dov’era chi oggi si erge a paladino del mare del golfo quando c’era da opporsi alla richiesta per la realizzazione dell’allevamento di cozze di fronte a Monte d’Oro? Chi sostiene oggi la sua candidatura a sindaco, non era fino a qualche mese fa Assessore all’Ambiente del Comune di Minturno? Non era Graziano il sindaco che non ha fatto nulla e di cui egli stesso denunciava in Consiglio l’assenza sulla questione?”.
Con queste parole il coordinatore del Pd di Minturno, Franco Esposito, interviene sulla questione degli impianti di allevamento di mitili, replicando alle dichiarazioni di Maurizio Faticoni.
“Siamo stati noi i primi a sollevare la questione – continua Esposito – e i primi a muoverci per trovare una soluzione. Mercoledì sera abbiamo tenuto sul tema una riunione congiunta con tutti i coordinatori dei circoli del Pd del Golfo. E lunedì prossimo Gerardo Stefanelli sarà a Roma dall’Assessore Regionale all’Ambiente per ottenere la valutazione ambientale ed evitare lo scempio delle acque che bagnano il nostro litorale”.
Tornando sulla riunione dei circoli del Pd di Formia, Gaeta, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Itri e Spigno, Esposito dichiara: “Al termine della riunione abbiamo redatto un documento di denuncia che abbiamo già fatto pervenire alla Regione Lazio, alla Provincia di Latina, alla Capitaneria di Porto, all’Autorità Portuale e a tutti gli altri Enti interessati”.
“Nel documento – informa Esposito – dichiariamo la nostra contrarietà agli impianti di miticoltura e chiediamo prima di tutto di sospendere ogni nuovo insediamento di maricoltura. Chiediamo anche di istituire una commissione permanente al fine di raccogliere tutte le indagini, gli studi e le analisi condotte sulle acque del golfo. E di pianificare e condividere il superamento delle attività di maricoltura, l’adeguamento degli impianti di depurazione delle acque reflue e il contenimento dell’uso dei concimi nelle attività agricole del territorio del golfo”.
“La tutela delle acque del golfo e la compatibilità delle attività economiche – conclude Esposito – rappresentano temi ormai irrinunciabili per la nostra Città”.