GAETA – Provenivano anche dal golfo di Gaeta alcuni dei 5.000 corsisti che hanno ottenuto certificati di addestramento alla professione marittima al vaglio della procura di Santa Maria Capua a Vetere. Dopo il diploma, per chi per non perdere l’imbarco era disposto a fare qualche chilometro in più pur di non perdere tempo prezioso, c’erano i corsi di un centro di Castel Volturno. E a quei “viaggi della speranza” hanno aderito in tanti stando alla congrua mole di certificati emessi in materia di sicurezza ed altro.
Questa mattina però una vasta operazione di polizia giudiziaria coordinata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e condotta dagli uomini della Guardia Costiera della Direzione Marittima del Lazio nell’area nord della Campania ha posto uno stop all’attività del centro di formazione.
In esecuzione di un provvedimento di perquisizione e sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di atti e documenti, sono scattate una serie di concomitanti attività di controllo che hanno interessato un centro di formazione e di addestramento del personale marittimo, il domicilio dei relativi titolari e due strutture alberghiere della zona, sempre riconducibili ai proprietari dell’attività.
Le verifiche sono scaturite a seguito di un’ampia e articolata attività di indagine portata avanti negli scorsi mesi dagli uomini della Guardia Costiera sotto il coordinamento della Autorità Giudiziaria competente, e mirano ad accertare la regolarità della documentazione amministrativa e delle procedure di rilascio e registrazione delle certificazioni dei marittimi, per abilitare all’imbarco sulle unità mercantili in ottemperanza alle norme internazionali che regolano il settore marittimo.
Nel corso delle operazioni, che vedono impegnati 27 militari provenienti dalle Capitanerie di porto di Civitavecchia, Roma e Anzio, coordinati dal comandante Tarzia della direzione Marittima del Lazio, sono stati sequestrati circa 5.000 certificati professionali emessi dal centro di addestramento negli ultimi due anni, i fascicoli individuali dei marittimi (contenenti informazioni in merito alle attestazioni e agli esami conseguiti), i registri delle prenotazioni e di frequenza nonché le schede di presenza ai corsi. Hanno inoltre formato oggetto di sequestro n° 4 computer, alcuni supporti informatici e gli elenchi delle presenze negli hotel che avrebbero ospitato i frequentatori dei corsi.
La mole di documentazione rinvenuta ed acquisita è stata messa a disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per i dovuti riscontri sull’ipotizzata attività illecita di attestazione e falsificazione delle certificazioni marittime posta in essere dal citato centro. Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera è particolarmente impegnato nell’assicurare la piena osservanza della normativa nazionale ed internazionale che stabilisce gli standard di addestramento e formazione dei marittimi, ai fini della sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare.
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