FORMIA – Quattro incontri con spettacoli, concerti, performance in una sorta di laboratorio sperimentale in cui apprendere i linguaggi dell’arte. Sono cinquanta gli studenti delle scuole medie superiori di Formia che prenderanno parte a “EcoMouseion – percorsi tra nature e culture 2015”, il progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia in collaborazione con il teatro di Limosa e la compagnia “resExtensa”.
L’iniziativa, rivolta agli alunni delle II, III e IV classi, mira a realizzare un percorso partecipativo organico attorno a un progetto multidisciplinare fatto di lezioni-laboratorio con dimostrazioni di lavoro, spettacoli e incontro con gli artisti.
Il programma si svolgerà la mattina dalle 10 alle 13 presso il teatro di Limosa nel comune di Spigno.
Si parte il 14 marzo con il concerto-lezione dei “Malicanti”. Un viaggio nella musica popolare del Salento e del Gargano. Il gruppo esegue repertori tradizionali del mondo contadino centro-meridionale, appresi in anni di apprendistato da alcuni anziani cantatori e suonatori. Al centro del repertorio le varie forme di pizzica salentina e le serenate dei cantori del Gargano ma anche tarantelle e altre danze.
Si prosegue il 19 e 20 marzo con il laboratorio del “Mouseion”, curato dal regista teatrale Enrico Forte e dalla danzatrice e coreografa Elisa Barucchieri. Due lezioni-dimostrazione sul teatro della danza liberamente ispirate a “Pina”, il film di Wim Wenders, tributo alla celebre coreografa tedesca Pina Bausch.
La chiusura è prevista per sabato 21 marzo con il teatrodanza della compagnia resExtensa. In scena “Light Prospectus”, spettacolo in antemprima nazionale. La visione sarà accompagnata da un’illustrazione dettagliata del processo e delle modalità compositive che hanno accompagnato la nascita dello spettacolo.
“E’ una sorta di pedagogia teatrale – spiega l’Assessora alla Cultura Maria Rita Manzo -. Un’occasione offerta ai giovani che sono disposti a condividere un percorso di partecipazione e crescita attraverso i luoghi del teatro, i linguaggi, i suoni, le luci della rappresentazione scenica. Il progetto propone una modalità di approccio alternativa: la semplice partecipazione a uno spettacolo è sostituita da una pratica formativa che consente ai ragazzi di acquisire il patrimonio di esperienze alla base del processo creativo. Un laboratorio aperto per scoprire le nature dei teatri nella loro accezione più ampia. Entrare nei percorsi dell’arte per carpirne gli strumenti di decodificazione della vita. Un passo importante – conclude – per crescere donne e uomini sempre più consapevole di se stessi e del mondo”.
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