GAETA – «Dovunque c’è una persona, là la Chiesa è chiamata a raggiungerla per portare la gioia del Vangelo e portare la misericordia e il perdono di Dio» ha affermato Papa Francesco. Parole che hanno ispirato la riforma del processo matrimoniale, frutto ed espressione del Sinodo straordinario dei Vescovi del 2014 i quali presentarono al Papa la necessità di rendere più agili ed accessibili le procedure per il riconoscimento dei casi di nullità matrimoniale.
In ottemperanza alle disposizioni emanate dal Santo Padre nel motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus del 15 agosto 2015 circa la riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio, l’arcivescovo Fabio Bernardo con lettera del 24 gennaio 2016 ha aderito al Tribunale di Prima Istanza e di Appello inter-diocesano delle Diocesi del Lazio presso il Vicariato di Roma per la trattazione delle cause di nullità secondo il Processo ordinario.
In forza del mandato ricevuto dal Vescovo, primo e naturale giudice della porzione di Popolo di Dio che gli è affidata, presso il Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Gaeta saranno trattate le cause di nullità matrimoniale che avranno i requisiti per il cosiddetto “processo breviore”, le cause sul matrimonio rato e non consumato, le altre cause affidate dal Vescovo, l’escussione dei testimoni in via rogatoriale in aiuto ai Tribunali.
Il Tribunale Diocesano di Gaeta svolge il suo servizio presso la Curia diocesana nell’ascolto e nell’accompagnamento pastorale dei fedeli che si rivolgono alla Chiesa per verificare la validità del matrimonio religioso.
Nell’ottica di qualificare ancora più la sua missione, sta inoltre predisponendo un foglio informativo utile da diffondere attraverso la rete delle parrocchie e una giornata di studio e di informazione. Tale giornata sarà aperta agli operatori del diritto e agli operatori pastorali del mondo familiare e verterà sulla riforma del processo canonico del matrimonio, le particolarità rispetto al diritto civile, l’opera di accompagnamento pastorale alle persone e alla famiglia che chiede aiuto.
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