MINTURNO – La campagna elettorale di Minturno si apre con un fatto di profonda gravità: un atto intimidatorio nei confronti del candidato a sindaco Maurizio Faticoni. Non sembrano, infatti, esserci molti dubbi sull’indirizzo del colpo di fucile sparato al portone d’ingresso del palazzo dove si trova lo studio del noto legale minturnese, sito in una traversa della Via Appia a Scauri.
L’episodio è accaduto nella tarda serata di sabato scorso, intorno alle 23,30. Ad accorgersi dell’accaduto alcuni inquilini dello stabile, che hanno sentito lo sparo. Un solo colpo, che ha provocato almeno sette fori, tutti raggruppati. Un solo colpo esploso da un fucile da caccia a pallettoni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Scauri, coordinati dalla Compagnia di Formia agli ordini del Capitano David Pirrera, che stanno svolgendo le indagini non tralasciando alcuna pista, nemmeno quella elettorale. Già, perché i sospetti che l’episodio sia collegato con la candidatura di Maurizio Faticoni non è da escludere.
Nel palazzo, dove ha sede lo studio legale di Faticoni insieme al genero Massimiliano Raviele (candidato al consiglio comunale nella lista “Faticoni Sindaco”) e la figlia Ilaria, risiedono quattro nuclei familiari: due famiglie di origini cinesi e due famiglie italiane. In uno degli appartamenti abita Pietro Vladimiro De Siena, candidato al consiglio comunale proprio con Faticoni nella lista “Moderati al Centro”. Quest’ultimo ha raccontato di non essersi trovato a casa al momento dello sparo e di aver scoperto quanto accaduto solo dopo essere tornato. Nell’altro, uno dei ragazzi che, guarda caso, attacca i manifesti proprio di Faticoni.
“Non mi faccio fermare da tali episodi delinquenziali – ha dichiarato lo stesso Faticoni – Non voglio consegnare il paese a chi utilizza tali mezzi intimidatori. Non staremo a guardare e proseguiremo sulla nostra strada. Tutto farebbe pensare a un attacco nei miei confronti, starà alle forze dell’ordine svolgere le indagini. E’ un episodio di una gravità inaudita che non fa bene per l’immagine di questo paese”.
C’è comunque un episodio precedente: circa un mese e mezzo fa è stata divelta la targa dello studio. Un fatto a cui gli stessi interessati non hanno dato peso, ritenendolo un atto vandalico di qualche giovane, ma che alla luce di questo sparo assume tutta un’altra connotazione. E non è escluso che le due vicende possano essere collegate. Come pure, quanto accaduto sabato sera, possa essere scaturito da qualche cliente o da qualcuno che possa aver perso qualche causa proprio contro lo stesso legale di Scauri.
Le indagini proseguono a 360 gradi, non escludendo nessuna pista. I titolari dello studio legale hanno riferito agli uomini dell’Arma di non aver ricevuto minacce, a parte il vandalismo alla targa. Di certo, la campagna elettorale inizia con un fatto a dir poco inquietante, che mette in allarme anche gli altri candidati a sindaco, con la speranza che si tratti di un episodio isolato.
Giuseppe Mallozzi
Fonte: Il Giornale di Latina
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