“L’asta del bando pubblico per la vendita dei cinque appartamenti di Vico della Sorresca e Salita della Civita è andata deserta. Al momento dell’apertura delle buste in data 10/5/2016 non si è presentato alcun partecipante perché nessuno ha fatto offerta ufficiale per acquisire questi immobili di proprietà comunale. Eravamo invece presenti soltanto noi del Partito della Rifondazione Comunista di Gaeta, per potere accertare la regolarità di questo passaggio legale e carpire da subito informazioni preziose e vitali per gli inquilini in questione senza dover attendere invece lungaggini spesso dovute alla scarsa trasparenza di questo Comune e la sua Amministrazione.
Nessun membro di quelle famiglie umili e bisognose abitanti gli appartamenti è voluto essere presente per evitare eventuali momenti di tensione dovuta alla più che giustificata rabbia mista a sconforto. Ricordiamo ancora che hanno potuto sapere solo dalla stampa dell’atto della Giunta Mitrano che metteva in vendita le loro case per le quali pagano regolare affitto al Comune, con l’ulteriore umiliazione di leggere in quel comunicato dell’Amministrazione l’enfasi trionfante posta su questa delibera scellerata che li ignorava, buttandoli di fatto in strada, e non essere in seguito neppure convocati ufficialmente per delle spiegazioni.
Ci rallegriamo di questo primo esito che abbiamo potuto comunicare da subito direttamente alle famiglie che così hanno potuto tirare un forte sospiro di sollievo dalla loro condizione di disperazione nel quale Mitrano e soci li avevano gettati. Prendiamo inoltre atto di una serie di episodi che non possono non farci trarre delle pesanti considerazioni politiche.
Con buona probabilità l’azione di forte denuncia svolta da subito dal nostro Partito ha avuto un ruolo nel far desistere eventuali acquirenti dal presentare offerte per questa asta indecente. Quel che ci proponiamo ancora è che si arrivi all’annullamento del bando e di sicuro la nostra azione ha avuto e continuerà ad avere un peso determinante in tal senso. Dobbiamo quindi ricordare che restano purtroppo sempre in piedi opzioni quali ulteriori aste a ribasso o la presentazione futura di un bando similare. E’ per questo che abbiamo invitato le famiglie a non abbassare la guardia e continuiamo a fare appello alle istituzioni interessate affinché pericoli abitativi quali questo intercorso non si ripetano. Al di là della momentanea consolazione umana, va affermato che tutti i gravi presupposti politici che abbiamo denunciato sussistono.
Continuiamo ancora a chiedere quindi le stesse determinate cose:
- Annullamento del bando in questione
- Discussione in consiglio comunale, organo politico e democratico preposto, del come regolare ora e in futuro la vendita di immobili comunali con inquilini presenti in essi. Il Comune non può generare da sé emergenze abitative e deve invece provvedere da prima a dare soluzioni certe che assicurino un tetto a questi inquilini.
- Più in generale, chiediamo che le alienazioni di beni comunali e demaniali passati a gestione comunale siano vincolati a piani di compatibilità sociale, ossia che tengano conto dei risvolti occupazionali, abitativi ed ambientali. Gaeta ha bisogno di posti di lavoro e case da abitare a prezzi accessibili, non di speculazioni immobiliari. Ad esempio, votazioni all’unanimità del consiglio comunale come quella del 17/2/2016, che permetterà la vendita dell’immobile di edilizia residenziale pubblica di via Bausan, non sembrano andare in tale direzione ed offrire le garanzie che pretendiamo.
- Chiediamo inoltre che fine abbiano fatto gli alloggi ERP per casi di emergenza abitativa previsti da precisa delibera comunale n°23 del 22/02/2012 .
Tutta questa situazione non ha fatto altro che confermare che a Gaeta sussiste una grave disagio abitativo che, oltre essere causa ulteriore di migrazione nei paesi limitrofi con fitti più bassi, colpisce di più quelle fasce popolari che meno di tutte hanno avuto voce in questi ultimi decenni.
Come Circolo PRC “Mariano Mandolesi” ci attiviamo per situazioni che hanno sempre più il carattere di gravità sociale ancor prima che politico, riguardanti cittadini che non trovano più ascolto ed aiuto alcuno. Ancora una volta ne è riprova il misto di silenzi e inettitudine manifestato dalle istituzioni e dai partiti cittadini in questo caso. Non ci colpiscono più tanto l’usuale assenza di risposte da parte dell’Amministrazione comunale in casi scabrosi e ingiusti come questi perpetuati nell’interesse di pochi e non della collettività.
Non ci sorprende neppure che il neo presidente del consiglio comunale abbia perso una occasione per assumere davvero un ruolo che non sia il suo solito di sostegno alla maggioranza dai posti dell’opposizione consiliare. Da tempi ormai lunghi troviamo decrepiti ed inetti tutti quei partiti e liste elettorali che a Gaeta attualmente esprimono dei consiglieri d’opposizione, totalmente incapaci di svolgere il proprio ruolo e distanti dalla realtà. Tutto questo, appunto, non ci sorprende più ma continua invece sempre più a sdegnarci. Sempre più netta è la linea che ci separa da tutti questi soggetti.
Da anni a Gaeta è come se esistesse un “partito unico” istituzionale che va da destra fino alla “finta” sinistra da salotto, diviso in correnti più o meno clientelari, ma unito nel rappresentare interessi borghesi che non sono quelli dei ceti più popolari. Per rimanere in tema, possiamo affermare che questi ultimi necessitano di un piano di edilizia residenziale pubblica serio ed esteso, così come di un canone concordato che, a differenza dell’attuale, favorisca gli inquilini. Ma questo dal “partito unico” cittadino non vien detto.
Ecco, la considerazione più pesante che sorge da questa drammatica situazione è purtroppo la conferma che non si ravvisano altre forze politiche a Gaeta in grado di rappresentare e difendere concretamente le classi sociali subalterne della città e che ben abbiamo fatto noi a prendere da tempo la distanza da queste per rapportarci invece direttamente ai cittadini quali nostri referenti da organizzare nelle lotte popolari. Questo è il ruolo che il Partito della Rifondazione Comunista a Gaeta ha scelto e sta attuando.”