GAETA – Stava tornando dalla spesa quando una macchina gli tagliò la strada. Le buste le ritrovò sul sedile posteriore ancora intatte la polizia stradale, intervenuta in pochi minuti sul luogo dell’incidente. Per Dea Vitali, 70 anni, non ci fu invece nulla da fare.
La sua auto modello Fiat 600, nonostante le cinture di sicurezza allacciate, non la protesse abbastanza dall’urto provocato dal suv Mitsubishi condotto da un rappresentante di commercio di 48 anni. L’uomo, che nell’urto cagionò ferite serie anche al marito, è comparso giovedì davanti al gup Lanna del tribunale di Cassino per rispondere di omicidio colposo. Ha patteggiato una pena di 1 anno, con sospensione immediata della pena. Teatro della tragedia la curva maledetta dell’Italcraft.
Il suv proveniva da Gaeta e svoltò all’improvviso, nonostante la doppia linea continua, senza dare la precedenza all’autovettura che proveniva da Formia. Sul posto doveva giungere l’eliambulanza ma l’intervento fu sospeso per il precipitare degli eventi. Dea era molto benvoluta a Gaeta, conosciuta come persona brillante e socievole. Ha lasciato un vuoto nei familiari, il marito e due figli, rappresentati processualmente dagli avvocati Enrico Lisetti e Pasquale Di Gabriele.
(In copertina la foto dell’incidente, alla curva dell’Italcraft)
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