MINTURNO – La Confconsumatori Lazio ha predisposto per tutti i suoi associati una attività di assistenza e tutela relativa alla richiesta e successiva eventuale azione legale volta ad ottenere la ricostituzione della pensione in riferimento a tutti gli arretrati maturati e maturandi, interessi e rivalutazione monetaria venuti meno a seguito del decreto legge 65/2015 che ha – di fatto – eliminato gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale 70/2015.
Con la detta Sentenza la Consulta aveva dichiarato l’incostituzionalità della legge Fornero nella parte in cui sospendeva, per gli anni 2012 e 2013, la rivalutazione delle pensioni superiori a 1.405 euro lordi mensili.
Anziché pagare i pensionati quanto stabilito dalla Consulta, il Governo ha sostituito il diritto ad un’adeguata pensione con un bonus: di conseguenza i pensionati, nel mese di agosto 2015, hanno avuto in busta paga una percentuale minima del dovuto che va dal 40% al 10%, in base al reddito e all’importo della pensione. E i pensionati con pensioni superiori ai 2.400 euro mensili lordi, cifra che corrisponde a una pensione netta di circa 1.800,00 euro, non hanno percepito alcuna rivalutazione.
La Confconsumatori quindi intende tutelare i propri iscritti mediante una prima fase di predisposizione, elaborazione conteggi degli arretrati dovuti, ed invio di una lettera di diffida all’INPS.
Con tale missiva si provvederà a richiedere la ricostituzione della pensione sulla base della sentenza della Corte Costituzionale e per sospendere i termini di prescrizione che con la “Monti-Fornero” sono stati ridotti, da 10 a 5 anni, perché ì ratei dl pensione del 2012 incominciano a prescriversi dal gennaio 2017.
Si stima che in termini contabili la rivalutazione è stata, per il 2012 del 2,7% e per il 2013, del 3%, pertanto prendendo come base un trattamento pensionistico lordo di Euro 30.000,00 annui, per due anni, l’importo che spetta al pensionato si aggira intorno ai 1.800,00 euro.
Successivamente e qualora la richiesta all’INPS non abbia seguito, si provvederà per il mezzo dei nostri legali con una specifica azione legale a tutela dei nostri associati.
Inoltre la rivalutazione che spetta, al pensionato deve essere considerata non soltanto per gli anni a cui fa riferimento “l’una tantum” stabilita ingiustamente dal governo, ma deve essere riconosciuta per tutta la durata futura del trattamento pensionistico.
Allo scempio compiuto, oggi il governo in carica ne aggiunge un altro a danno dei pensionati. Una triste storia che continua senza soluzione, ma che non ci rassegniamo a contestare per far prevalere le ragioni dei diritti dei pensionati.
Per informazioni è possibile rivolgersi presso le sedi Confconsumatori:
Roma Via Spalato n.11 Tel.06/86326449 confconsumatori.roma@gmail.com
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