FROSINONE – Street food o cibo di strada, chiamatelo come volete, il dato certo, sicuro, è che ai frusinati piace. E non solo a loro. Tanti i ciociari di altri centri che hanno partecipato al Festival dello Street food andato in scena dall’1 al 3 luglio in Viale Olimpia, zona Casaleno.
Un evento che ha portato in città più di 30 furgoncini, apette e stand da tutta Italia scelti tra i migliori e più disparati, variopinti, vintage o modificati per renderli dei “transformer” del cibo; auto divenute delle spillatrici a tutto tondo, apette con forno a legna incorporato, un’oliva gigante che sembra un’astronave dentro cui uno chef di strada frigge decine di tipi differenti di olive all’ascolana.
E ancora cucina greca, il siciliano direttamente dalla Trinacria con arancini e cannoli siciliani, per almeno 15.000 palati entusiasti – nel complessivo dei tre giorni – di trovare e provare cibo di ogni tipo e non per forza reperibile in Ciociaria.
Soddisfazione da parte degli organizzatori i quali, sicuramente provati dall’evento, hanno manifestato apprezzamento nei confronti di un pubblico definito ordinato e competente, capace anche di proporre idee e porre giusti quesiti.
“E’ bello sapere che ci siano persone che hanno saputo riconoscere la qualità delle nostre scelte” ha dichiarato Luigi D’Amico di Omniart, associazione organizzatrice del festival, sottolineando a più riprese la bontà delle proposte enogastronomiche dell’evento, alla cui diffusione ha avuto un ruolo importante l’associazione ViviFrosinone e i suoi canali di riferimento.
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