GAETA – Continua la sfida a distanza ravvicinata tra il consigliere Eduardo Accetta ed i suoi ex compagni di maggioranza. Questa volta il consigliere aderente a Forza Italia se la prende con il mercatino dell’antiquariato sul lungomare Caboto, a suo avviso privo di autorizzazioni. Tirato in ballo, il vice sindaco Luigi Coscione precisa di aver rilasciato solo un parere di “indirizzo politico”, non interferendo in alcun modo con le decisioni del dirigente. “Ho trovato una programmazione già fatta – ha detto Coscione – per cui, essendomi insediato alla soglia dell’estate, ho preferito confermare il programma già portato avanti lo scorso anno dal mio predecessore Pasqualino De Simone. Se quelle scelte non andavano bene non capisco perché non lo abbia detto lo scorso anno”. Coscione ha promesso di promuovere al più presto un regolamento per l’affidamento della gestione del mercatino e dare così piena trasparenza all’iniziativa. Nella vicenda rimangono comunque diversi aspetti da chiarire. Di seguito la nota di Accetta.
“Ho inoltrato, su doglianza di numerosi concittadini commercianti, un preciso esposto presso il Comando della Polizia Locale nella persona del Vice Comandante della Polizia Locale Dott. Mauro Renzi, per essere informato sulla regolarità degli allestimenti relativi al mercatino di Lungomare Caboto nei pressi dello Yacht Club Flavio Gioia – Porta Carlo V.
Risulterebbe infatti che il predetto mercatino risulti completamente privo di qualsivoglia autorizzazione amministrativa e che l’unico riscontro di cui fino ad ora si ha notizia, è un parere politico espresso dall’Assessore al ramo Luigi Coscione.
Un’anarchia amministrativa che non ha precedenti nel nostro Comune, dove le regole, a differenza di quanto sbandierato pubblicamente, non hanno più alcuna ragione d’essere e dove regna sovrano il tacito accordo in barba all’osservanza delle più elementari norme.
Nessun bando di gara per l’individuazione del soggetto per la gestione del mercatino, nessun pagamento per l’assolvimento degli oneri di legge, nessuna verifica circa la regolarità e la sicurezza degli allestimenti.
Siamo all’assurdo amministrativo!
Pur avendo già dal 19 luglio 2016 rappresentato tramite esposto al gli gravi abusi e violazioni perpetrati a pochi metri dalla sede comunale gli organi preposti, la Polizia Locale omette di effettuare quelle verifiche elementari che sono dovute per legge e che costituiscono la base dell’attività del Corpo stesso.
Mi chiedo come mai, come sia possibile, che la denuncia di un consigliere comunale, sostenuta dall’indignazione di tanti commercianti che vedono puntualmente sfumare tante opportunità commerciali, possa passare senza alcun immediato intervento da parte degli organi di polizia nell’ambito dei loro obblighi istituzionali.
Mi chiedo come mai non si proceda al sequestro delle strutture, non si sanzionino i responsabili e non si assumano provvedimenti nei confronti di chi ha consentito tutto ciò.
È solo inefficienza degli uffici o vi è altro?
Tali domande, apparentemente pretestuose, sono del tutto lecite e giustificate dalla lentezza o piuttosto dalla negligenza con cui gli uffici comunali adempiono ai loro doveri.
Nella certezza che chi è deputato voglia fornire risposte ufficiali sulla vicenda e nell’ottica dell’affermazione della trasparenza e del rispetto delle regole, chiedo nuovamente e pubblicamente che venga ripristinata la legalità”.