Formia / Christian Repici, il ricordo dei genitori mentre proseguono le indagini sulla sua morte

FORMIA – A due anni dal tragico epilogo consumatosi il 20 settembre 2014 a Roma, Lina e Aldo – i genitori di Christian Repici – lo ricordano con tanta disarmante serenità che deriva loro dalla fede incrollabile, che li sta sorreggendo e li supporta nel loro compito di madre e di padre di altri due meravigliosi figli. Ecco un’altra pagina di lezione di vita che si coglie nelle parole che abbiamo loro chiesto di rivolgerci in occasione del secondo anno della salita in cielo di Christian:

I fratelli Repici
I fratelli Repici

“Il 20 settembre saranno due anni che Christian è morto. Ancora oggi ci chiediamo il perché di un epilogo così assurdo, nel frattempo abbiamo ricevuto i risultati degli esami autoptici, dove viene evidenziato lo stato di necessità biologica in cui versava il nostro ragazzo, e allora? Non avevamo dubbi visto il messaggio di aiuto che aveva mandato qualche ora prima. Ancora più dei primi momenti, lo stupore, l’incredulità, la rabbia, ci assalgono e oggi più di ieri ci domandiamo perché chi è intervenuto non ha fatto il proprio dovere?

Il magistrato, che sta svolgendo con solerzia ed accuratezza le indagini, a tutt’oggi non le ha chiuse. Come abbiamo sempre ripetuto, non ci serve il capro espiatorio, ma oramai troppo spesso sentiamo nel nostro paese la superficialità con cui si svolgono le proprie mansioni che provocano lutti e sempre più spesso a rimetterci sono ragazzi. Ricordiamo che, come si legge anche dalla consulenza del dott. Cipollini, perito del Tribunale, Christian fu accompagnato in casa nonostante le sue critiche condizioni psicofisiche.

Molte persone continuano a starci vicino e non ci stancheremo mai di ringraziarle, persone splendide, che non usano parole ma sguardi e manifestazioni di affetto con baci ed abbracci nel silenzio, così si deve fare. L’altro giorno, durante uno dei tanti momenti di sconforto, pensavo che noi genitori, speciali, potremmo tranquillamente sfilare con gli atleti delle paraolimpiadi, la nostra mutilazione fisica e psichica è visibile, è palpabile. Chi può accorgersi di tutto questo? Chi è attento agli altri e non a se stesso. Chi non dice sempre Io, Io, Io. Chi non si lamenta di tutto quello che accade evidenziando sempre che tutto ciò che accade è colpa degli altri.

A tal proposito vogliamo chiedere perdono alle famiglie che hanno provato prima di noi questo dramma. Prima che succedesse a noi non abbiamo dato il conforto necessario, non abbiamo portato la compassione che Gesù portò alle sorelle di Lazzaro, abbiamo portato noi stessi con le solite frasi fatte: “Vedrai il tempo allevia il dolore” Che scemi siamo stati! Ma può ricrescere un arto ad una persona che ha subito una mutilazione? Non voglio fare nomi per paura di dimenticare qualcuno ma chiediamo perdono a tutti. Chiediamo perdono se spesso o a volte vi sembriamo assenti, se troppo spesso parliamo di nostro figlio e di tutti quei figli, che sentiamo nostri, che purtroppo non sono più su questa terra, ed ogni qualvolta succede un evento di morte per un giovane, riviviamo in cuor nostro lo stesso dolore, immedesimandoci in quei genitori.

Christian Repici
Christian Repici

Ringraziamo tutti coloro che con la loro sensibilità continuano a ricordare Christian, come Daniele Urciolo che con il Formia Film Festival, che ha assunto uno spessore notevole, già dalla passata edizione, ha voluto accostare a Christian, in arte OZ, che aveva abbracciato questa arte come sceneggiatore. Naturalmente il ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito, in solido, per la riuscita dell’evento e che quando hanno sentito che il Festival avrebbe avuto come sfondo il ricordo di Christian con generosità si sono impegnati, voglio ricordarli: Lilly, Lia e Nicola, Anna, Luca, Mauro, Fabrizio, Egidio, e poi Sandro Bartolomeo che da subito si è messo a disposizione come istituzione e come professionista, i giornalisti Adriano Pagano e Orazio Ruggieri per l’eco che ci permettono in particolari giorni dell’anno.

Menzione particolare a tutti quei Santi Sacerdoti che continuano a coccolarci ed a cullarci, promuovendo sempre iniziative che ci fanno attingere quell’acqua e quell’olio che ci permettono di continuare a respirare, la nostra frase è sempre la stessa: Respiriamo e tutto per spirito di servizio. Il 19 agosto scorso, per il secondo anno consecutivo, abbiamo celebrato una bellissima Messa sulla spiaggia di Vindicio per tutti i nostri ragazzi di Formia, volati troppo giovani in Paradiso, animata dai giovani delle Parrocchie di San Giovanni e Lorenzo e Cuore Immacolato di Maria con Don Giuseppe, Don Mariano e un giovane prete missionario Padre Baldo con la sua banda rock che con la sua testimonianza di vita ha favorevolmente colpito i fedeli, specialmente i più giovani.

Come sempre, ogni mese, ci siamo incontrati, purtroppo troppi genitori, in quel magnifico angolo di Paradiso che è il Monastero di San Magno in Fondi con Don Francesco per un momento di riflessione sulla nostra condizione di genitori-orfani ed alla fine la Celebrazione Eucaristica dove si realizza la Comunione dei Santi e dove diventa palpabile la presenza dei nostri ragazzi. Ecco questo siamo noi, senza dimenticare gli altri nostri figlioli Daniele e Roberta che vivono giornalmente con la consapevolezza che ogni loro traguardo, gioie, giochi, dolori non li potranno più condividere con il loro amato fratello.

Come al solito l’invito è per il 20 settembre alle ore 18.00 presso la Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” per la Messa in suffragio. Ringraziamo tutti quelli che interverranno e naturalmente tutti coloro che vorrebbero intervenire ma considerando che il 20 è un giorno feriale, chi lavora fuori Formia sarà impossibilitato ma vi sappiamo con noi con il vostro cuore.

Lina ed Aldo”

Orazio Ruggieri

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