Sabaudia / “Dopo i cannoni, il silenzio” la mostra storica sulla I Guerra Mondiale

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SABAUDIA – Ci sono persone, eventi, gesti ed emozioni che segnano la storia di una città o di una nazione. Per non dimenticare una delle pagine più importanti e al contempo più tragiche della storia italiana l’Istituto del Nastro azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare – Federazione Provinciale di Latina – e il Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia organizzano un percorso storico biografico sulla Prima Guerra Mondiale, promosso in collaborazione con la casa editrice Herald Editore di Roma.

Una mostra a tutti gli effetti “Dopo i cannoni il silenzio. Scenari e Racconti della Grande Guerra” che si concentra sui dettagli del conflitto, le ambientazioni storiche e la dolorosa quotidianità della vita al fronte.

Dal 26 settembre al 31 ottobre 2016 l’esposizione verrà ospitata nei locali del Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia, in via Caporale Tartini 9 e sarà possibile accedervi su prenotazione.

Una rassegna particolare che conta quattro momenti fondamentali, legati ad altrettanti specifici quadri espositivi.

Per gentile concessione del Sig. Salvatore Gonzalez, collezionista appassionato, dal Museo del Fronte e della Memoria di Gaeta si espongono autentici reperti storici del periodo bellico. Cimeli inestimabili che permettono al visitatore di toccare con mano un vero pezzo di storia. Dalle mappe originali su cui erano tracciate le linee di confine durante il primo conflitto mondiale alle divise dei soldati, non soltanto dell’esercito italiano, tutte rigorosamente reali ed autentiche.

Tra queste un’incredibile rarità: la divisa della Brigata Gaeta appartenuta ad uno dei pochissimi reduci di quella che fu una divisione completamente sterminata sull’Isonzo. In mostra anche il Bacio della Patria, importante riconoscimento e onore conferito a chi si fosse distinto in combattimento. Ma anche frammenti di vita quotidiana, come le croci che i soldati realizzavano con gli stessi chiodi delle trincee, ricordo di angosce e dolori ma anche testimonianza dello spirito religioso al fronte. C’è poi un piccolo tesoro del territorio, la divisa del cappellano militare Luigi Di Campo che al termine del conflitto fu nominato vicario della diocesi di Gaeta.

Fatti, oggetti e contenuti in grado di portare la reale testimonianza dell’essenza del conflitto, quella Grande Guerra che troppo spesso resta confinata alle reminiscenze scolastiche.

Memorie in mostra anche grazie all’opera del Sig. Marco Luconi, artista e collezionista iscritto alla Federazione Provinciale del Nastro Azzurro di Pistoia che ha disposto e preparato una serie di riproduzioni minuziose dei diversi momenti del conflitto con scene di vita quotidiana dei soldati al fronte. Dettagli e sfumature che puntano l’accento sui particolari di quei tristi momenti.

Anche le comunicazioni erano determinanti nella Grande Guerra. Una realtà capace di varcare i confini oceanici (con telefoni campali e telegrafici, con decodifica dei segnali morse HIPP). Come spiega il Prof. Marco Monti, l’affidabilità di questi sistemi era legato alla esistenza e continuità del filo di collegamento (doppino telefonico) facilmente sabotabile, tanto che molti hanno perso la vita: nella mostra ci sono esempi di tali apparati.

Partecipe della rassegna anche il progetto “Azzurri che Valore” del Prof. Rocco Galasso, Presidente della Federazione Provinciale del Nastro Azzurro di Potenza. Un’iniziativa avviata ormai da anni per ricordare tutti quei valorosi sportivi che, impiegati come soldati nel corso del conflitto, furono in grado di distinguersi per valore, onore ed eroismo. Con tutti loro l’impegno, il sacrificio e la fede sportiva, soprattutto quella calcistica, arrivarono anche in trincea.

Ultima ma non ultima l’iniziativa storiografica, curata dalla Dott.ssa Isadora Medri, che racconta le storie dei ragazzi del ’99, analizzando il tema della chiamata alle armi di tutti coloro che, non ancora diciottenni, si trovarono loro malgrado ad affrontare l’orrore della Grande Guerra. Storie di vita vissuta ritrovate nelle lettere manoscritte di coloro che sentirono la guerra sulla propria pelle.

Lavoro raccolto in un pregiatissimo volume edito proprio dalla casa editrice Herald Editore.

La mostra sarà inaugurata lunedì 26 settembre a partire dalle ore 10.00 alla presenza delle Autorità civili e militari. Graditissima la presenza delle scolaresche di Sabaudia (LT) accompagnate dai rispettivi insegnanti. Particolare ringraziamento per la loro presenza, oltre che all’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, si deve ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi “Giulio Cesare” Dott.ssa Miriana Zannella e “Orsolino Cencelli” Prof. Marco Scicchitano

Nel corso della mattinata è prevista una tavola rotonda che tratterà dell’argomento in maniera approfondita e vedrà il susseguirsi di pareri autorevoli. Tra gli altri interverranno il Generale Carlo Maria MAGNANI, Presidente Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro e il Col. Cristiano Maria DECHIGIS, Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito. Opinioni e consulenze accreditate che saranno presentate dal Gen. D. (r) Vito di Ventura.

Fortemente voluto dall’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valor Militare – Federazione di Latina – il progetto della mostra “Dopo i cannoni il silenzio. Scenari e Racconti della Grande Guerra” ha visto l’impegno costante ed instancabile del Presidente Provinciale Stefano Millozza e del Segretario Provinciale Lgt® Giuseppe Gaeta, che incoraggiati dalla propria Presidenza Nazionale, mettono in evidenza come le commemorazioni nazionali e locali in ricordo del Primo Conflitto Mondiale siano l’occasione per ricordare quei tristi avvenimenti e non perdere la memoria di migliaia di uomini che hanno sacrificato la loro vita per rafforzare un ideale di Patria.

Un progetto per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale, un atto dovuto per mantenere vivo il ricordo e non dimenticare una delle più tristi pagine della nostra storia.