PONTECORVO – “Per il secondo anno consecutivo la città non dimentica di sottolineare un appuntamento importante: il 25 novembre, giornata dedicata al contrasto alla violenza di genere.
In qualità di primo vicesindaco donna della storia di questo paese, sento sempre in modo particolare la responsabilità di sensibilizzare tutta la cittadinanza, ma soprattutto i più giovani, su questo tema di tragica attualità e che presenta numeri da brivido – dichiara Moira Rotondo – Un fenomeno assolutamente trasversale e che quindi in maniera davvero preoccupante non può in alcun modo essere circoscritto ad un’età o ad una fascia determinata di popolazione.
Per questa ragione bisogna impegnarsi ogni giorno per sradicarlo dalla base, lavorando con i ragazzi, all’interno delle scuole e delle famiglie. Il plauso mio personale, del sindaco Anselmo Rotondo, dell’assessore alle Pari Opportunità Nadia Belli e dell’intera Amministrazione va in particolare alle associazioni che da anni sono impegnate sul nostro territorio, da Inhershoes a Mediashow fino a Per Noi Donne.
Mi auguro che presto si possa tornare a parlarne nelle scuole come fatto in passato, grazie alla lungimiranza delle nostre dirigenti. Colgo inoltre l’occasione per affrontare per la prima volta la spinosa questione della stele collocata in località Sant’Esdra nel 2002 e che quest’anno è nuovamente balzata agli onori della cronaca grazie a Inhershoes.
Il simbolismo delle bambole posizionate proprio su di essa l’ho trovato incisivo e toccante, perché purtroppo da sempre quella sagoma non rievoca solo i 175 caduti del corpo di spedizione francese ma, nell’immaginario collettivo, anche le famigerate truppe marocchine al seguito che si sono macchiate di crimini efferati contro la popolazione civile, soprattutto donne, ma non solo, come tristemente noto.
Stiamo valutando una serie di iniziative – conclude il vicesindaco – che consentano di non offendere la memoria dei caduti, ma contestualmente ci consentano di ricordare sempre e comunque anche tutte le atrocità commesse proprio in quei luoghi e che ogni guerra in qualsiasi tempo porta con sé”.